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Spano, Giovanni: Sarcofago antico del Santuario di Cagliari
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0162
fa gèsti colla destra come in atto di declamare: il secondo
soggetto poi rappresenta due persone in piedi appog-
giate al loro pedo pastorale, che colla destra in alto
come in atto di disputare sembrano d' esser nel miglior
punto del calore della questione ; ed in mezzo vi è figu-
rato un arnese rotondo che verso la metà tiene un segnò
come di buco di serfaitura, parimenti che il secondo della
prima scena, colla differenza che questo è rotondo, méntre
quello è quadrato con altro segno nel centro.
Descritte le quali sculture, brevemente accenniamo il
significato di ambe, che certamente appartengono ad ufi
soggetto ; cioè ad un Filosofo o Poeta , e più a questo che
a quello. Nella prima scena 1' autore recita il componimento
che ha dato a leggere ad un altro , lo che ripete nella se-
conda , e nelle due persone in piedi è significata una di-
sputa poetica, come oggi fanno inostri improvvisatori: ma
il più interessante di questo basso rilievo sono i quattro
arnesi che vi sono scolpiti che indicano il modo come gli
antichi conservavano i volumi , e come li tenevano aperti
per leggerli, si vede chiaramente d'essere una sala di studio.
Due arnesi sono sopra due colonne a forma di cande-
lieri , dal primo un personaggio colla mano stesa pare che
riprenda un volume, o che lo voglia ricollocare al posto
dopo di averlo letto : gli altri due sono di forma roLonda
il cilindrico ( scrinium ) dove conservavano i volumi ; ed
in quello specialmente eh' è vicino al quadrato di mezzo
vi sono espressi al di sopra i voluuii piegati uno sopra l'altro.
Il segno che ha in mezzo è la serratura per tenerli chiusi,
diversa dall' altra eh' è in mezzo dei due disputanti, cioè
un anello, altro modo di serratura di scrigni antichi (i).
(l) In una pittura presso Pompei si vede uno scrigno cilindrico simile a
questo, il quale ha doppio anello per il quale passa una catenella simile a quelle
che noi usiamo per legare e tener chiuse le valigie di viaggio. Gli scrigni
antichi erano fatti cornea cassette o forzieri, e perciò da' Greci erano chiamati
soggetto poi rappresenta due persone in piedi appog-
giate al loro pedo pastorale, che colla destra in alto
come in atto di disputare sembrano d' esser nel miglior
punto del calore della questione ; ed in mezzo vi è figu-
rato un arnese rotondo che verso la metà tiene un segnò
come di buco di serfaitura, parimenti che il secondo della
prima scena, colla differenza che questo è rotondo, méntre
quello è quadrato con altro segno nel centro.
Descritte le quali sculture, brevemente accenniamo il
significato di ambe, che certamente appartengono ad ufi
soggetto ; cioè ad un Filosofo o Poeta , e più a questo che
a quello. Nella prima scena 1' autore recita il componimento
che ha dato a leggere ad un altro , lo che ripete nella se-
conda , e nelle due persone in piedi è significata una di-
sputa poetica, come oggi fanno inostri improvvisatori: ma
il più interessante di questo basso rilievo sono i quattro
arnesi che vi sono scolpiti che indicano il modo come gli
antichi conservavano i volumi , e come li tenevano aperti
per leggerli, si vede chiaramente d'essere una sala di studio.
Due arnesi sono sopra due colonne a forma di cande-
lieri , dal primo un personaggio colla mano stesa pare che
riprenda un volume, o che lo voglia ricollocare al posto
dopo di averlo letto : gli altri due sono di forma roLonda
il cilindrico ( scrinium ) dove conservavano i volumi ; ed
in quello specialmente eh' è vicino al quadrato di mezzo
vi sono espressi al di sopra i voluuii piegati uno sopra l'altro.
Il segno che ha in mezzo è la serratura per tenerli chiusi,
diversa dall' altra eh' è in mezzo dei due disputanti, cioè
un anello, altro modo di serratura di scrigni antichi (i).
(l) In una pittura presso Pompei si vede uno scrigno cilindrico simile a
questo, il quale ha doppio anello per il quale passa una catenella simile a quelle
che noi usiamo per legare e tener chiuse le valigie di viaggio. Gli scrigni
antichi erano fatti cornea cassette o forzieri, e perciò da' Greci erano chiamati