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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Cossu, Salvatore: Chiesa di Sant'Antonio Abate di Salvennero
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0183
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castro e rossiccio. Anche il tetto è con solita travatura.

rentivi alle due feste, che annualmente vi si fanno nelli 20

(1) Nelli 27 Gennajo »7-5C ]' Arcivescovo Bertolinis ordinò l'unione ammi-
nistrativa dei beni d'entrambe le Chiese, the fino ad allora erano separale,
perciocché quella della Parrocchiale Sant' Antimo, la teneva il Rctlore; ed
un altro, talvolta anche Secolare, era V Obrero y Recetor dela Jglesia di
S. Antonio Abade.

(2) Fino ai primi tre lustri de] secolo che corre nella festa delli 20 Gen-
najo, vi si faceano le veglie dai popolani dèi vicini Villaggi; e queste consiste-
vano in preghiere e canti spirituali, tenendo la Chiesa illuminala con molte
lampade a proprie spese. Gli anziani le ricordano ancora; e come erano tempi
di fede, accertano, che molte grazie conseguivf.no per 1' intercessione di quel
Santo Egiziano Anacoreta: grazie, che venivano attestate dalla moltiplicità di
voti, che si appendevano nell'Altare e nelle mura della Chiesa. Nella festa al
terzo giorno dopo la Pentecoste, mantengono vivissima la devozione gli Osi lesi,
i quali in gran numero vi concorrono con proprio Stendardo , che nelli i
Maggio 1838 fece., e portò per il primo un Giovanni Maria Pintus Ligios,
falegname Osilese, in attestazione di sua gratitudine ad una grazia ottenuts
nelli 2 Gennajo 1857 in una disastrosa caduta da cavallo. Una delle strofe
dei gosos (gaudj) che vi si cantano, è tutta consagrata al bene degli Osilesi.

(3) Nell'Ottobre del 18S7 mi capitò di leggere nella Cancelleria Arcivesco-
vile di Sassari un processo del meo circa un sudore miracoloso, che in
occasione d' una festa, che vi si faceva., videsi fluire da tutto il Simulacro
del Santo Abate. Sul rapporto fattosene dal Rettore di Salvennero all' Arci-
vescovo Giovanni Segria > si portarono sul posto il Vicario Generale, il
Segretario, ed uno Statuista. Questo fu il primo, che ben' osservata ed esami-
nata la Statua, depose non esservi alcun inganno; e che il fatto non potea
spiegarsi naturalmente. Si escussero legalmente da 2U testimoni oculari, i
quali concordemente deposero lo stesso. II processo è in Spaglinolo-, mancante
 
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