PARTE PRIMA.
CAP. PRIMO.
Origine e fondazione d’Amalfi.
Non v’ha cosa che tanto arresti e confonda ad un tratto
l’umano ingegno, quanto lo sviluppar le origini delle cit-
tà. L’ ignoranza
e la superstizione ci han trasmesso una
serie così intralciata di favole e di storie, che per isvol-
gerle e depurarle non bastali le più accurate fatiche che
vogliansi durare.
In cotal guisa Piinio scorgendo la bella Italia da cali-
ginosi principj avvolta , ebbe a dire: nec situs, origine s-
que persequi facile est (1). Rimontando perciò a più re-
moti secoli, troviamo che gli uomini han sempre supposto
che una decente mescolanza di prodigio e di favola rifletta
un maestoso lume sopra l’origine delle grandi città (2).
(1) Plin. lih. 3 cap. 5.
(2) Livio in proem. Datar lutee venia antiquitati , ut nascendo fiu-
mana Divinis, primordia Urimine augustiora fidai, et cinque popido
liceal origines suas consecrare, et ad Deos referre auclores.
CAP. PRIMO.
Origine e fondazione d’Amalfi.
Non v’ha cosa che tanto arresti e confonda ad un tratto
l’umano ingegno, quanto lo sviluppar le origini delle cit-
tà. L’ ignoranza
e la superstizione ci han trasmesso una
serie così intralciata di favole e di storie, che per isvol-
gerle e depurarle non bastali le più accurate fatiche che
vogliansi durare.
In cotal guisa Piinio scorgendo la bella Italia da cali-
ginosi principj avvolta , ebbe a dire: nec situs, origine s-
que persequi facile est (1). Rimontando perciò a più re-
moti secoli, troviamo che gli uomini han sempre supposto
che una decente mescolanza di prodigio e di favola rifletta
un maestoso lume sopra l’origine delle grandi città (2).
(1) Plin. lih. 3 cap. 5.
(2) Livio in proem. Datar lutee venia antiquitati , ut nascendo fiu-
mana Divinis, primordia Urimine augustiora fidai, et cinque popido
liceal origines suas consecrare, et ad Deos referre auclores.