DISTRIBUZIONE DELLA PARTE I.
JLa storia dell'arte eli edificare presso gli Egiziani è stata sino in questi ultimi tempi involta
nell'oscurità, ed anche resa più imperfetta di quella risguardante le altre arti ed i loro comuni
usi, quantunque rimanessero grandissimi monumenti ed in maggior numero di quei proprj
alle stesse altre arti; poiché non si sapeva definire a quale età precisamente appartenessero
i medesimi grandi monumenti, né sotto la protezione di quali principi si fossero edificati.
Laonde solo con supposti ragionamenti si vennero a stabilire le varie opinioni che si cono-
scono dagli scritti dei moderni. Le poche notizie che principalmente ci tramandarono Ero-
doto, Strabone, Diodoro, Giuseppe Flavio, Giulio Africano, Eusebio e Sincello nel produrre
alcuni frammenti degli scritti di Manetone, e della così detta Vecchia cronica dell'Egitto,
e poche altre memorie che si rinvengono nelle opere di Plutarco, e di Porfirio, di Jam-
blico e di altri scrittori greci, non erano sufficienti a potere determinare con sicurezza alcuna
cosa su questo argomento. Quindi è che si trovano peccare in questa parte le opere che
si hanno del Goguet, Winkelmann, Del Rosso, Quatremère de Quincy, Denon, i scienzati
della ben nota commissione francese, e di altri insigni scrittori, senza però annoverare quelle
fatte in tempi più privi di esatte notizie delle cose egiziane, che si sono pubblicate prima delle
importanti scoperte fatte sulla interpretazione dei tanti misteriosi geroglifici che si vedono
sculpiti sui medesimi monumenti. Ora che per le erudite ricerche fatte in particolare dal
Young, Ackerblad, Silvestre de Sacy, Reuvens, Janelli, Champollion, Rosellini, Seyffarth,
Letroime, Felix, Burton, Wilkinson, Ideler, De Bovet, Biot, Peyron, Bunsen, Salvolini,
Lepsius, ed altri che seguirono principalmente gl'insegnamenti del Champollion, si leggono
con convinzione i nomi dei principi che si rinvengono scritti nelle cartelle sculpite nei
principali monumenti dell'Egitto, si può pure con eguale sicurezza stabilire l'epoca precisa
a cui essi appartengono ; e cosi determinare i differenti metodi progressivamente impiegati
nell'arte di edificare non solo dagli Egiziani, ma pure dagli altri popoli dell'antichità dei
quali mi sono prefisso di esaminare le loro fabbriche. Munito di tutte le opere che si pub-
blicarono su tale importante scoperta , come pure di tutte quelle relative ai monumenti
dell'Egitto, ho potuto stabilire una compiuta storia dell'arte, quale si contiene in questa
prima parte dell'architettura Egiziana, e tale da potersi considerare per la prima opera della
stessa particolare arte dell'edificare che si sia più ampiamente dimostrata e meglio ordinata
su certi documenti.
Viene questa prima parte divisa in cinque capitoli, i quali corrispondono ad altrettante
epoche della storia dell' Egitto. Per determinare le prime quattro divisioni mi sono servito di
Quanto vedesi indicato nell'antica storia di Manetone, la quale, quantunque cognita solo per
frammenti si reputa con tuttociò essere il più importante documento che abbiasi dagli antichi
JLa storia dell'arte eli edificare presso gli Egiziani è stata sino in questi ultimi tempi involta
nell'oscurità, ed anche resa più imperfetta di quella risguardante le altre arti ed i loro comuni
usi, quantunque rimanessero grandissimi monumenti ed in maggior numero di quei proprj
alle stesse altre arti; poiché non si sapeva definire a quale età precisamente appartenessero
i medesimi grandi monumenti, né sotto la protezione di quali principi si fossero edificati.
Laonde solo con supposti ragionamenti si vennero a stabilire le varie opinioni che si cono-
scono dagli scritti dei moderni. Le poche notizie che principalmente ci tramandarono Ero-
doto, Strabone, Diodoro, Giuseppe Flavio, Giulio Africano, Eusebio e Sincello nel produrre
alcuni frammenti degli scritti di Manetone, e della così detta Vecchia cronica dell'Egitto,
e poche altre memorie che si rinvengono nelle opere di Plutarco, e di Porfirio, di Jam-
blico e di altri scrittori greci, non erano sufficienti a potere determinare con sicurezza alcuna
cosa su questo argomento. Quindi è che si trovano peccare in questa parte le opere che
si hanno del Goguet, Winkelmann, Del Rosso, Quatremère de Quincy, Denon, i scienzati
della ben nota commissione francese, e di altri insigni scrittori, senza però annoverare quelle
fatte in tempi più privi di esatte notizie delle cose egiziane, che si sono pubblicate prima delle
importanti scoperte fatte sulla interpretazione dei tanti misteriosi geroglifici che si vedono
sculpiti sui medesimi monumenti. Ora che per le erudite ricerche fatte in particolare dal
Young, Ackerblad, Silvestre de Sacy, Reuvens, Janelli, Champollion, Rosellini, Seyffarth,
Letroime, Felix, Burton, Wilkinson, Ideler, De Bovet, Biot, Peyron, Bunsen, Salvolini,
Lepsius, ed altri che seguirono principalmente gl'insegnamenti del Champollion, si leggono
con convinzione i nomi dei principi che si rinvengono scritti nelle cartelle sculpite nei
principali monumenti dell'Egitto, si può pure con eguale sicurezza stabilire l'epoca precisa
a cui essi appartengono ; e cosi determinare i differenti metodi progressivamente impiegati
nell'arte di edificare non solo dagli Egiziani, ma pure dagli altri popoli dell'antichità dei
quali mi sono prefisso di esaminare le loro fabbriche. Munito di tutte le opere che si pub-
blicarono su tale importante scoperta , come pure di tutte quelle relative ai monumenti
dell'Egitto, ho potuto stabilire una compiuta storia dell'arte, quale si contiene in questa
prima parte dell'architettura Egiziana, e tale da potersi considerare per la prima opera della
stessa particolare arte dell'edificare che si sia più ampiamente dimostrata e meglio ordinata
su certi documenti.
Viene questa prima parte divisa in cinque capitoli, i quali corrispondono ad altrettante
epoche della storia dell' Egitto. Per determinare le prime quattro divisioni mi sono servito di
Quanto vedesi indicato nell'antica storia di Manetone, la quale, quantunque cognita solo per
frammenti si reputa con tuttociò essere il più importante documento che abbiasi dagli antichi