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Canina, Luigi
L' architettura antica (Testo): Sezione 1, Architettura egiziana: Monumenti — Rom, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.5002#0029

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28 DISRIBUZIONE DELLA PARTE I.

Egiziani. Così nel primo capitolo seguendo ciò che Giulio Africano ed Eusebio hanno
riferito su di una tale storia, dopo di avere esposte le principali cose che si narrano intorno
ai tempi favolosi, si principia la prima epoca da quanto narrasi di Menes capo della
prima dinastia dei re dell'Egitto, e si termina con tutto ciò che risguarda Ammenemes
re Diospolitano della undecima dinastia, come venne prescritto il termine al primo libro
della storia di Manetone. La seconda epoca, considerata nel successivo capitolo, ha prin-
cipio da Sosonchoris figlio di Ammenemes e capo della duodecima dinastia, e si pone
fine a Thuoris detto da Omero Polibo ultimo re della decimanona dinastia, come si trova
stabilito nel secondo libro di Manetone. La terza epoca comincia da Smedes capo della
ventesima dinastia, e termina con Psammacherites l'ultimo dei nove re Saiti della ventesima-
sesta dinastia. La quarta ha principio dalle invasioni di Gambise in Egitto e dal regno colà
stabilito nel quinto anno del suo impero già tenuto nella Persia, alla quale epoca cominciò
la dinastia ventesimasettima ; ed in essa si pone termine con Dario ultimo dei tre re persiani
componenti la trentesimaprima dinastia, colla quale venne dato termine alla storia di Mane-
tone. Il quinto ed ultimo capitolo di questa parte storica risguarda tutto il periodo del
tempo che durò il governo dei re Lagidi, il quale ebbe principio dalle conquiste di Alessandro
il Grande e termina alla morte dell'ultima Cleopatra. In tale epoca essendo passato l'Egitto
sotto la dominazione romana, la sua storia cessa di appartenere alla prima sezione della
presente opera; poiché i monumenti elevati di poi in quelle regioni, si trovano ordinati
con altro genere di architettura.

Ad ognuna delle sovraindicate epoche si riferisce in corrispondenza quanto si conosce
essersi fatto nella stessa arte dell' edificare dagli Assiri, Babilonesi, Fenici, Persiani, ed
Indiani, onde con ciò compiere una storia dell'architettura che ha principio colle opere
edificate nelle prime età a noi cognite, e termina all' indicata epoca in cui l'Egitto cessò
di essere governato dai suoi re, come si è stabilito nel sovraindicato piano.

Con questo metodo solo ho creduto che si potesse chiaramente distinguere lo stato
del primo stabilimento dell'arte Egiziana e successivamente quello del suo avanzamento,
perfezione , tendenza al decadimento, e suo termine ; mentre tutti gli altri metodi riescono
meno favorevoli ad ottenere una distinta esposizione, ed in particolare quei che si tennero
da coloro che seguirono gì' insegnamenti del Winckelmann ; poiché con essi si sogliono
distinguere tre epoche soltanto nelle arti del disegno presso gli Egiziani, cioè la prima,
in cui fanno consistere il primo stile, che stabiliscono avere durato sino alla conquista
dell' Egitto fatta da Cambise, il secondo stile lo attribuiscono ai tempi dei re Persiani e
Lagidi, ed il terzo all'epoca del dominio dei Romani; e così ottengono essi solo poche
distinzioni della vera maniera tenuta dagli Egiziani nelle arti in generale durante tutto il
tempo della loro maggior prosperità.
 
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