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Canina, Luigi
L' architettura antica (Testo): Sezione 1, Architettura egiziana: Monumenti — Rom, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.5002#0087

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86 ARCHITETTURA EGIZIANA. PARTE I.

credersi edificato colla maniera propria dell'Egitto, come tale doveva essere pure quella impiegata nel tempio
eretto in onore del medesimo Dedalo in una delle isole vicine a Memfi, il quale si conservava ancora al tempo
in cui visse Diodoro; poiché egli, in seguito dell'anzidetta esposizione sulle istituzioni che furono dall'Egitto tra-
sportate in Grecia, ne riferiva la sussistenza.

Dalle accennate osservazioni può concludersi che le arti ebbero più palese lustro nelle età remote presso
gli egizj in particolare, e che dalle regioni da essi abitate si propagarono in quelle dell'Asia e poscia nelle sud-
dette più rinomate dell'Europa. Siffatta trasposizione si dovette eseguire, sì col mezzo delle accennate comuni-
cazioni commerciali che si ebbero per la via di terra, sì con quelle che avvennero in seguito delle tanto rino-
mate conquiste, ed anche maggiormente col mezzo del traffico che facevano in particolare i fenici tra le regioni
dell'Egitto e quelle della Grecia, come venne contestato dagli scrittori antichi; giacche si trovavano essi abitare
una regione intermedia alle anzidette.

CAPITOLO III.

DAL PRINCIPIO DELLA VIGES1MA DINASTIA AL TERMINE

DELLA DINASTIA VIGESIMASESTA NELLA QUAL'EPOCA EBBE PRINCIPIO

IL DECADIMENTO DELL'ARCHITETTURA PROPRIA DELL'EGITTO

N

Iella esposizione delle dinastie dei re che tennero il governo dell'Egitto, secondo quanto venne tramandato
da Manetone, si da principio al libro terzo colla dinastia vigesima; così seguendo il nostro divisamento espor-
remo quanto concerne l'arte dell'edificare in corrispondenza della medesima epoca sì per rispetto all'Egitto sì
per riguardo alle corrispondenti vicende dell'arte stessa presso gli altri popoli dell'antichità che hanno seguite
le medesime pratiche. In generale sulf indicato partimento storico è da osservare che mentre nell'Egitto, in-
terrompendosi la legittima successione dei suoi principi, succedeva progressivamente un decadimento nel potere
governativo e così ancora nell'esercizio delle arti che con tanta prosperità veniva promosso nell'epoca antecedente,
nelle regioni asiatiche e precipuamente in quelle che costituivano la monarchia persiana invece si disponevano
istituzioni d'incivilimento e di possanza che portarono la conquista dello stesso Egitto e quella maggior prosperità
della Persia che si prenderà a considerare nella successiva epoca. Per l'indicato declineare del potere egiziano e per
la non bene consolidata altra possanza straniera che prendesse un valido dominio onde far prosperare alcun altro
popolo eli ragguardevole considerazione, accadde che nella accennata epoca non si promossero con interessa-
mento le arti e si eseguirono soltanto opere di poco nobile struttura e vastità in modo da non potersi parago-
nare con quelle erette per comandamento dei faraoni appartenenti alle antecedenti dinastie poc'anzi prese a
considerare; onde è che questa stessa epoca si viene ad annoverare in queste esposizioni storiche come quella
del decadimento della tanta celebrata prosperità delle arti egiziane che diede grande lustro all'antecedente epoca.
Nel modo stesso che decadeva siffatta vetusta maniera dell'edificare, sorsero successivamente gli altri generi di
architettura che furono sì rinomati presso i greci ed i persiani precipuamente, come partitamente si prenderanno
ad esaminare.

Se sotto il regno di Thuoris, denominato altrimenti dagli scrittori antichi Polibio e Proteo e dai monu-
menti Ramses IX, ultimo re della dinastia decimanona pure ultimamente considerata, avenne l'eccidio di
Troia, il principio della dinastia vigesima, della quale si comincia questo terzo partimento storico, deve in
conseguenza corrispondere di alcun poco dopo al medesimo avvenimento. E siccome già si è osservato che
in Asia precipuamente avevano un esteso dominio gli assiri mentre accadde la detta guerra e che prosperavano
in modo ragguardevole le arti presso gli altri popoli di quella regione quantunque stessero esse per così dire nella
infanzia rispetto a quanto già avevano figurato nell'Egitto; così prima da riprendere la esposizione delle opere
proprie di questa regione, daremo alcune notizie intorno quanto venne eseguito dai suddetti altri popoli asiatici,
non che da quei della Grecia propria e dell'Italia.
 
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