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Cartari, Vincenzo
Le imagini de i dei degli antichi nelle quali si contengono gl'idoli, i riti, le cerimonie, et altre cose appartenenti alla religione degli antichi ; con la loro espositione ; et in questa ultima impressione non solamente ridotte in forma più commoda, ma arricchite ancora di molte postille, et ... di più di 40 figure in rame … — Padua: Piero Paulo Tozzi, 1603

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.70650#0455
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De gli Antichi'

411


’ Genio
’ doppio

Sofsilo il Gemo Dto de la Natura ,
Che tempra, e regge la ssetta natta
Di ciafcheduno , e C accompagna fempre $
E fi cangia fiuente, onde fi moftra
flor bianco, e bello, & bora brutto, e negr&e

Alcuni altri,dome Censorino,haanódetto,che il Genio fS Censi*
orato da gli antichi come Dio della generatone, ò perch’e rinGa
i lidi quella hauess'e la cura ,ò perche fo'sse generato inlìeme
j in noi, e con noi stelTe poi Tempre, come nostro custode, &
- felino perciòj che tanti soliero i Gemj , quanti erano gli
uomini,come che a ciascheduno fosse dato il Tuo ; ò che pu-
: fodero due uolts tanti, & che riascuno n’hauesse due, vn
I iiono,& un rio:quello essorta,& inanimisce Tempre al bene,
Jiesto al male, come diciamo apunto noi Christianj de gli
ngeh nostri cultodi,& de 1 Demoni! Tolleriti tentatóriyse no
ie quelli non nasconoconnoi,comeintendeuano gli aliti-
li,enei Genii naTcessero con ciascheduno*& il medelimo dii
io anco de i Lari: sì che furono quelli fra loro pocodiffèré

bel tempo, & fa tutto quello,che la natura gli mette innati
r ma che gli fa torto,chi fa il contrario . Horatio Tcriuen- Morati*

J’c e mpiid uedeuanolimili imagini di giouani con habito, &
ep^rnamento militare,e ueggoniène anco di così fatte in alcune
P^feaglieantiche. Oltre di quelti fu il Genio parimente un .
^°-^uine domestico,e proprio di ciascheduno,qual uolleroalcu
^Prw^t!( ,che fosse il Dio delia hospitaLtà,del piacere, & bon tempo
v^ti® Iella natura: & perciò è detto di accordarli col Gemo chi li
j
_„ , _ _ _ .
^nierii&pa Giulio Floro discorre sopra lainstabilità delle cose del
condoàliindo,&iuarij voleri de glihuominirpoifa un quellto,d’ó
dcrittoilmeviene , che di due fratelli viio li diletterà di stare semore a
coiLan. [liiccre,l’altro di uguagliarli sempre>erispondeanco cosi*
:omt diedi
elio, diete
leofereh
•oro falli
uoricdfe.
sero Gioiid
pollo ,eNfc
'cnileii
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Penati^*
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^perciò poTero i Romani sù i crocicchi delle strade, e per
Ths Genio di Augnilo co’ Lari,egli adorarono inlìeme.
eijlciiss^ tnche adoraua anco cialcuno il Tuo Genio da sé celebrando
ho di Natale allegramente, e con molto piacere, ma quel 4
nolti^131' | Principe era riueritodaogn’vno piu di tutti gli altri.
'* J ' Onde
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