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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0370
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336 VITA DI BENVENUTO
fitto da persona malcreata ; perchè s' egli
mi avessi detto, subito che Ascanio fu an-
dato da lui, siccome egli era in casa sua ,
io molto volentieri gii avrei dato licenza ;
ma per averlo tenuto due giorni , poi non
me lo fare intendere , io non volevo , ch'e¬
gli stessi seco ; e che facessi, eh' io non lo
vedessi in modo alcuno in casa sua. Tanto
riferì Don Diego: per la qual cosa il detto
Francesco se ne fece beffe. L'altra mattina
seguente io vidi Ascanio, che lavorava certe
pappolate accanto al detto maestro . Pas-
sando io, il detto Ascanio mi fece riveren-
za: il suo maestro quasi che mi derise, e
mandommi a dire per quel gentiluomo Don
Diego , che se a me pareva, io rimandassi
a Ascanio i panni, eh ' io gli avevo donati;
quando che no , non se ne curava, e che
ad Ascanio non mancheria panni. A que-
ste parole io mi volsi a Diego e dissi :
Signor Don Diego, in tutte le cose vostre
io non veddi mai nè il più liberale ne il
più dabbene di voi ; ma codesto Francesco
è tutto il contrario di quel che voi siete ,
perchè egli è un disonorato marrano . Di-
tegli così da mia parte , che se innanzi che
suoni vespero egli medesimo non mi avrà
rimenato Ascanio qui alla bottega mia, io
l'ammazzerò ad ogni modo , e dite ad Asca-
nio, che se egli non si leva di qui in quel-
1' ora consacrata al suo maestro, che io farò
a lui poco manco. A queste parole quel
Signor Don Diego non mi rispose niente.
 
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