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CELLINI
tutto dagli altri suoi ornamenti, il che sarà
schifato sempre da tutti que' maestri , che
saranno periti nel disegno. Or venghiamo
al modo del legare i rubini ne' lor castoni,
al che fare si debbe provvedere di cinque
o sei sorte di foglie da porre sotto a' detti
rubini. Di queste s'usa farne di color rosso
tanto acceso e carico, che appariscano mol-
t'oscure; indi in tal guisa di mano in mano
se ne vien facendo di quelle , in cui si di-
minuisce tanto il colore, che in esse appena
si discerne poco o nulla di rossezza. Dovrà
adunque il pratico orefice, postesi le diver-
sità delle dette foglie avanti, pigliare il ru-
bino con alquanto di cera nera, che sia me-
diocremente soda e appuntata , colla qual
punta piglierà il detto rubino per uno dei
suoi canti, appiccandovelo ; indi metterà il
rubino or sopra questa ed or sopra quella
foglia, fin tanto che pel mezzo del suo giu-
dizio egli sia fatto accorto di quella, che
s' affaccia e convenga col suo rubino; avver-
tendo, che quantunque egli avesse provato
a scostare il rubino alquanto dalla detta fo-
glia e poscia appressatolo ad essa , tal dili-
genza in gran parte , ma non in tutto gli
servirà ; perciocché l'aria, che trapassa infra
la foglia e '1 rubino, gli mostrerà effetto
diverso da quello che farà quando l'avrà
posto nel castone, dove l'aria non gli por-
gerà più tal soccorso ; e però dovrà , messa
la foglia tagliata ed acconcia nel suo casto-
ne, accostarla una volta al rubino ed un'al-
tra discostarla assai, perciocché non vi sono
CELLINI
tutto dagli altri suoi ornamenti, il che sarà
schifato sempre da tutti que' maestri , che
saranno periti nel disegno. Or venghiamo
al modo del legare i rubini ne' lor castoni,
al che fare si debbe provvedere di cinque
o sei sorte di foglie da porre sotto a' detti
rubini. Di queste s'usa farne di color rosso
tanto acceso e carico, che appariscano mol-
t'oscure; indi in tal guisa di mano in mano
se ne vien facendo di quelle , in cui si di-
minuisce tanto il colore, che in esse appena
si discerne poco o nulla di rossezza. Dovrà
adunque il pratico orefice, postesi le diver-
sità delle dette foglie avanti, pigliare il ru-
bino con alquanto di cera nera, che sia me-
diocremente soda e appuntata , colla qual
punta piglierà il detto rubino per uno dei
suoi canti, appiccandovelo ; indi metterà il
rubino or sopra questa ed or sopra quella
foglia, fin tanto che pel mezzo del suo giu-
dizio egli sia fatto accorto di quella, che
s' affaccia e convenga col suo rubino; avver-
tendo, che quantunque egli avesse provato
a scostare il rubino alquanto dalla detta fo-
glia e poscia appressatolo ad essa , tal dili-
genza in gran parte , ma non in tutto gli
servirà ; perciocché l'aria, che trapassa infra
la foglia e '1 rubino, gli mostrerà effetto
diverso da quello che farà quando l'avrà
posto nel castone, dove l'aria non gli por-
gerà più tal soccorso ; e però dovrà , messa
la foglia tagliata ed acconcia nel suo casto-
ne, accostarla una volta al rubino ed un'al-
tra discostarla assai, perciocché non vi sono