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52 CELLINI
dove interviene lo smalto roggio; perciocché
egli ha in se questa proprietà, che senten-
do il fuoco ultimo, oltra il correre come gli
altri smalti, di r& dfyjen giallo, e tanto
giallo, che egli non ^i^iscerne dall oro: il
qual effetto dagli orefici si domanda aprire.
Però, com'egli sara freddo, si dee colle mol-
le pigliare e rimettere nel fornello con fuo-
co molto .debole, al contrario del secondo,
perciocché vuoi esser gagliardo , e quivi si
vedrà a poco a poco ritornar rosso ; ed al-
lora si debbe por cura, se egli avrà quel co-
lore, che si desidera, di trarlo presto dal fuo-
co e col detto manticetto freddarlo, perché
il troppo fuoco gli darebbe tanto colore ,
che diventerebbe quasi nero. Ciò fatto, ab-
biansi apparecchiate di quelle pietre frassi-
nelle, come di sopra dicemmo, e con quelle
si assottigli tanto lo smalto, quanto si vegga
a bastanza trasparente e che mostri bene ;
indi si finisca di pulire col tripolo. Questo
modo di smaltare si domanda pulire a ma-
no, ed è il più sicuro e '1 più bello. L'altro
modo di pulire si conseguisce cosi ; per-
ciocché essendosi scoperto lo smalto colle
dette pietre, e assottigliato e lavato molto
bene con acqua fresca, sicché egli sia benis-
simo netto, si rimette in sulla piastra di fer-
ro, e avendo a ordine il fornello con nuovo
fuoco, messolo a poco a poco dentro, perché
non pigli il caldo a un tratto, come sia ben
caldo si lascia il lavoro nel fornello, tin
tanto che si veda scorrere tutti gli smalti e
diventar palidissimi. Cosi in questa maniera
si fa il secondo pulimento degli smalti, il
 
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