CAPITOLO XI.
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sua. Pure alfine giunto a casa, messe mano a un suo bore-
sotto, dove era assai buona quantità di ducati di Camera;
et aperto così la mana, e percosso ne gli occhi del povero
gentiluomo romano, il quale dovea aver passato molti
anni ch' ei non avea visto oro in viso cotale, affisato gli
occhi al dilettevole oro, porse la mana con la gioia, la
qual gioia prese lo imbasciatore. E subito contatogli gli
dieci ducati, voltosi ai suoi servitori accennò che presta-
mente ei mettessino in ordine il suo buon cavallo. Detto
questo, prese dua di quei ducati, e chiamò indietro il gen-
tiluomo romano che se n' andava, al quale non toccava
il culo la camicia; et a quello disse: — Questi dua ducati
d' oro io ve gli dono soprapiù al mercato fatto con voi,
dei quali voi ne potrete comperare ancora una cavezza
per appiccarvi. — Il superbo romano non sapendo perchè
lui si diceva quelle cotal parole, morsosi il dito, lo mi-
nacciò. Il gentiluomo subito montato a cavallo si uscì da
Roma; e s' intese da poi che questo gentiluomo veneziano,
fatto che gli ebbe legar bene la detta gioia, cioè il car-
bonculo sopradetto, subito egli se n' andò in Costantino-
poli: e perchè in quel tempo era stato creato nuovo si-
gnore, dicono che per essere questa gioia tanto rara, che
il detto gentiluomo ne domandò un grandissimo tesoro,
e l'ebbe: e così se ne lo portò a Vinezia.» Questo è quanta
notizia io abbi mai inteso della spezie de' carbonculi.
XII.
LAVORARE DI MINUTERIA.
Il lavorare di minuteria si è quell' arte che si fa con
il cesello, la qual arte si fa anella, pendenti, maniglie. Et
in fra 1' altre belle opere in nel tempo mio si usava di
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sua. Pure alfine giunto a casa, messe mano a un suo bore-
sotto, dove era assai buona quantità di ducati di Camera;
et aperto così la mana, e percosso ne gli occhi del povero
gentiluomo romano, il quale dovea aver passato molti
anni ch' ei non avea visto oro in viso cotale, affisato gli
occhi al dilettevole oro, porse la mana con la gioia, la
qual gioia prese lo imbasciatore. E subito contatogli gli
dieci ducati, voltosi ai suoi servitori accennò che presta-
mente ei mettessino in ordine il suo buon cavallo. Detto
questo, prese dua di quei ducati, e chiamò indietro il gen-
tiluomo romano che se n' andava, al quale non toccava
il culo la camicia; et a quello disse: — Questi dua ducati
d' oro io ve gli dono soprapiù al mercato fatto con voi,
dei quali voi ne potrete comperare ancora una cavezza
per appiccarvi. — Il superbo romano non sapendo perchè
lui si diceva quelle cotal parole, morsosi il dito, lo mi-
nacciò. Il gentiluomo subito montato a cavallo si uscì da
Roma; e s' intese da poi che questo gentiluomo veneziano,
fatto che gli ebbe legar bene la detta gioia, cioè il car-
bonculo sopradetto, subito egli se n' andò in Costantino-
poli: e perchè in quel tempo era stato creato nuovo si-
gnore, dicono che per essere questa gioia tanto rara, che
il detto gentiluomo ne domandò un grandissimo tesoro,
e l'ebbe: e così se ne lo portò a Vinezia.» Questo è quanta
notizia io abbi mai inteso della spezie de' carbonculi.
XII.
LAVORARE DI MINUTERIA.
Il lavorare di minuteria si è quell' arte che si fa con
il cesello, la qual arte si fa anella, pendenti, maniglie. Et
in fra 1' altre belle opere in nel tempo mio si usava di