CAPITOLO XXVI.
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che una forchetta da mangiare a tavola, e più e manco
che T occasione ti si porge innanzi. E con questo e con
quella pasta di quello detto oro macinato pazientemente
si distende in su r opera che tu vuoi dorare. E se bene
alcuni usano far con lo argento vivo stesso, e di poi vi
distendono su l'oro macinato, questo non è il buon modo,
perchè quel troppo argento vivo toglie il colore e la bel-
lezza dell' oro. E perchè alcuni hanno usato, pensando di
far meglio, mettere 1' oro in più volte, alla qual cosa io
dico che ho visto fare, e messo in opera che in una volta
sola vi si mette tutto 1' oro che tu vuoi per ben dorarla,
e poi con dolce fuoco si rasciuga tanto che lo argento
vivo, per virtù di un dolce fuoco, tutto se ne va in fum-
mo. E veduto questo, dove non fussi eguale il tuo oro in
su 1' opera, essendo così calda, con gran facilità ne puoi
rimettere tanto che la venga tutta eguale e carica a un
modo, cioè coperta d' oro. Di poi la lascia da per sé fred-
dare. E' mi s' era scordato il dire, che dove questo oro
non si appicca, e' si avvertisce di avere un poco di acqua
di bianchimento da bianchire argento detto di sopra, et
intingere il tuo avvivatolo con 1' oro in detta acqua. E
quando questa ancora non facessi a tuo modo bene, piglia
dell' acqua forte, la qual sia bene sfummata che abbi con-
sumato il suo vigore, e questa ti servirà, seguitando e so-
pra detti modi.
XXVII.
RICETTA DA FAR COLORI PER COLORIRE DOVE SARÀ DORATO.
Primo modo di colore,
11 primo colore per i deboli dorati. Si piglia tanto
zolfo, quanto gromma di botte ben pesto, et altrettanto
sale, pesto separatamente l' uno dall' altro; ancora piglia
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che una forchetta da mangiare a tavola, e più e manco
che T occasione ti si porge innanzi. E con questo e con
quella pasta di quello detto oro macinato pazientemente
si distende in su r opera che tu vuoi dorare. E se bene
alcuni usano far con lo argento vivo stesso, e di poi vi
distendono su l'oro macinato, questo non è il buon modo,
perchè quel troppo argento vivo toglie il colore e la bel-
lezza dell' oro. E perchè alcuni hanno usato, pensando di
far meglio, mettere 1' oro in più volte, alla qual cosa io
dico che ho visto fare, e messo in opera che in una volta
sola vi si mette tutto 1' oro che tu vuoi per ben dorarla,
e poi con dolce fuoco si rasciuga tanto che lo argento
vivo, per virtù di un dolce fuoco, tutto se ne va in fum-
mo. E veduto questo, dove non fussi eguale il tuo oro in
su 1' opera, essendo così calda, con gran facilità ne puoi
rimettere tanto che la venga tutta eguale e carica a un
modo, cioè coperta d' oro. Di poi la lascia da per sé fred-
dare. E' mi s' era scordato il dire, che dove questo oro
non si appicca, e' si avvertisce di avere un poco di acqua
di bianchimento da bianchire argento detto di sopra, et
intingere il tuo avvivatolo con 1' oro in detta acqua. E
quando questa ancora non facessi a tuo modo bene, piglia
dell' acqua forte, la qual sia bene sfummata che abbi con-
sumato il suo vigore, e questa ti servirà, seguitando e so-
pra detti modi.
XXVII.
RICETTA DA FAR COLORI PER COLORIRE DOVE SARÀ DORATO.
Primo modo di colore,
11 primo colore per i deboli dorati. Si piglia tanto
zolfo, quanto gromma di botte ben pesto, et altrettanto
sale, pesto separatamente l' uno dall' altro; ancora piglia