DISCORSO PRELIMINARE 23
di e feste istituite dopo la messe, per render gra-
zie agli astri della benigna influenza da loro eser-
citata sui raccolti, le danze, i lieti canti che
accompagnarono quelle solennità, diedero ad in-
tendere agi' indigeni che il mondo era governato
da esseri delegati dal supremo ordinatore del tut-
to, la esistenza dei quali era attestata da tutti i
fenomeni della natura; quantunque si rimanes-
sero celati ad occhi mortali. Per ispiegare le
funzioni di tali esseri invisibili, quei primi inter-
preti attribuirono i loro, corpi organizzati come
quelli degli uomini, ma di sostanza incorruttibile
e pura. Col volger del tempo i mitologi ne dipinse-
ro in tal guisa le forme, che l'arte, perfezionandosi,
modificasse le reminiscenze dei modelli primitivi,
recati dalla Fenicia e dalle rive del Nilo.
La politica sacerdotale popolò dunque gli ele-
menti con una moltitudine di Divinità secondarie,
ad ognuna delle quali VAmore, sviluppatore del
caos, aveva assegnate le parziali loro funzioni.
Qual via dischiusa alla feconda imaginativa
dei Greci! La poesia ebbe in cura di ordinata-
mente disporre tutte le parti di quell'impero ma-
raviglioso (3). Essa collocò oltre la regione dei
turbini, nel seno delle acque, nel centro del globo,
dovunque, le Intelligenze che regolano l'alterno
armonico ruotar delle sfere celesti, provvedono al
costante ordinamento dell' universo, e dispensano
ai deboli esseri umani la somma dei mali e dei
di e feste istituite dopo la messe, per render gra-
zie agli astri della benigna influenza da loro eser-
citata sui raccolti, le danze, i lieti canti che
accompagnarono quelle solennità, diedero ad in-
tendere agi' indigeni che il mondo era governato
da esseri delegati dal supremo ordinatore del tut-
to, la esistenza dei quali era attestata da tutti i
fenomeni della natura; quantunque si rimanes-
sero celati ad occhi mortali. Per ispiegare le
funzioni di tali esseri invisibili, quei primi inter-
preti attribuirono i loro, corpi organizzati come
quelli degli uomini, ma di sostanza incorruttibile
e pura. Col volger del tempo i mitologi ne dipinse-
ro in tal guisa le forme, che l'arte, perfezionandosi,
modificasse le reminiscenze dei modelli primitivi,
recati dalla Fenicia e dalle rive del Nilo.
La politica sacerdotale popolò dunque gli ele-
menti con una moltitudine di Divinità secondarie,
ad ognuna delle quali VAmore, sviluppatore del
caos, aveva assegnate le parziali loro funzioni.
Qual via dischiusa alla feconda imaginativa
dei Greci! La poesia ebbe in cura di ordinata-
mente disporre tutte le parti di quell'impero ma-
raviglioso (3). Essa collocò oltre la regione dei
turbini, nel seno delle acque, nel centro del globo,
dovunque, le Intelligenze che regolano l'alterno
armonico ruotar delle sfere celesti, provvedono al
costante ordinamento dell' universo, e dispensano
ai deboli esseri umani la somma dei mali e dei