SCHIARIMENTI 33
della rivelazione, disse un pensatore profondo, fe-
risce gli occhi di coloro che non illumina (*).
Il padre Gue'nard, autore di un discorso sullo
Spirito filosofico, il quale ottenne il premio dall'Ac-
cademia Francese, indirizzandosi ai metafisici del
secolo decimottavo, si esprime nel modo seguente:
Allorché, giunti ad una certa profondità j voi avrete
scorta la mano dell' Onnipotente che sostiene fino
dair origine del mondo questo grande e maestoso
edificio, arrestatevi, ne cercate di scavare sino al
fondo dell' inferno. La filosofia non saprebbe con-
durvi oltre,, senza farvi smarrire la strada: entre-
reste negli abissi dell' infinito. No,, non vi lusin-
gate di penetrar colla vista in quelle profonde te-
nebre, dove a Dio piace ritrarsi, colle sue folgori
e coi suoi misterii, ec.
(4)
Sotto il bel cielo di Grecia, le arti del dise-
gno non furono tanto generalmente coltivate, co-
me avrebbero dovuto esserlo fra popoli fratelli e
soggetti alle stesse vicissitudini, ec.
Gli abitanti delle provincie dove la natura
mostravasi prodiga dei suoi doni, dedicavansi qua-
(*) Alcuni passi di questa nota sono estratti dalle
Serate di Pietroburgo, opera del conte de Maistre.
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della rivelazione, disse un pensatore profondo, fe-
risce gli occhi di coloro che non illumina (*).
Il padre Gue'nard, autore di un discorso sullo
Spirito filosofico, il quale ottenne il premio dall'Ac-
cademia Francese, indirizzandosi ai metafisici del
secolo decimottavo, si esprime nel modo seguente:
Allorché, giunti ad una certa profondità j voi avrete
scorta la mano dell' Onnipotente che sostiene fino
dair origine del mondo questo grande e maestoso
edificio, arrestatevi, ne cercate di scavare sino al
fondo dell' inferno. La filosofia non saprebbe con-
durvi oltre,, senza farvi smarrire la strada: entre-
reste negli abissi dell' infinito. No,, non vi lusin-
gate di penetrar colla vista in quelle profonde te-
nebre, dove a Dio piace ritrarsi, colle sue folgori
e coi suoi misterii, ec.
(4)
Sotto il bel cielo di Grecia, le arti del dise-
gno non furono tanto generalmente coltivate, co-
me avrebbero dovuto esserlo fra popoli fratelli e
soggetti alle stesse vicissitudini, ec.
Gli abitanti delle provincie dove la natura
mostravasi prodiga dei suoi doni, dedicavansi qua-
(*) Alcuni passi di questa nota sono estratti dalle
Serate di Pietroburgo, opera del conte de Maistre.
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