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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0080
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78 storia delle arti

lavoro, e fece, assai tempo dopo, parte del botti-
no col quale Imilcone arricchì Cartagine. Mag-
giore sarebbe la nostra ripugnanza nel menzionare
opera sì esecrabile, se non potessimo aggiungere,
che Penilo e Falaride stesso perirono dell' atroce
supplizio da essi inventato (16).

Fra i più distinti artisti di quell' età devesi
special luogo a Bufalo ed Atenide di Chio. Leg-
gevasi sullo zoccolo di una statua da essi fatta a
Delo: Chio non e men degna di celebrità per
aver prodotti i due figli dJ Antermoche per gli
eccellenti vigneti^ che la fan ricca. — (anni 54o,
prima di G. C.) — La loro fama fu di gran lun-
ga accresciuta per una statua di Diana, sul volto
della quale appariva una doppia espressione, sem-
brando cioè afflitta allo sguardo degli stranieri che
andavano a visitare il suo tempio, e parendo sorrider
loro quando ne partivano ...... A tentar di spie-

gare questo preteso fenomeno, può presumersi che
i sacerdoti della Deaj profittando della diversa
maniera onde essa si vedeva, sendo collocati in
punti diversi, facessero entrare e sortire gli ado-
ratori, secondo i loro interessi, da due porte op-
poste.

Plinio narra che quei due scultori, incli-
nati ai motteggi ed all' ironia, avendo esposto
alle pubbliche risate il ritratto in caricatura d'Ip-
ponace, poeta satirico e di brutto ceffo, costui si
vendicò dell'ingiuria con versi così mordaci, che
 
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