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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 2): Italia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5911#0027
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26 storia delle arti

novarono quel miracolo gli scultori di Sicione e
di Atene ; ma i Romani per lungo tempo mostra-
ronsi insensibili ai prestigli di quell'arte divina.
D'altronde le loro mani non avrebbero degnato
deporre le armi vittrici per assumere gli strumenti
di un' industria die frivola loro pareva, e die poco
curavansi disputare alle vinte nazioni. Allorquando
impadronironsi dei capi d'opera clic formavano
l'orgoglio ed il decoro della città della Grecia, ciò
avvenne non tanto per l'impulso del desiderio ebe
la vista di quegli oggetti avrebbe natùralfnente do-
vuto destare in animi meno rozzi, quanto per una
cupidigia simile a quella dell'avaro, il quale non ap-
prezza le ricchezze sennon per ammassarle nei suoi
scrigni, ed andar superbo di una sterile opulenza.

(anni 7 5 2 fritta di G. C. ) — Una moltitu-
dine di capanne costrutte di vimini e d'argilla^ e
sparse sopra uno scosceso terreno, tale si è, dice
T abate Vertót, il quadro che ci delinearono gli
antichi storici dei primordii della città eterna (i).
I suoi primitivi abitatori non conobbero altre cu-
re che quelle dell' agricoltura e della guerra, o a
meglio dire del saccheggio .... Tornando dalle
continue irruzioni nei luoghi vicini ai loro covili,
ciascuno deponeva la sua preda particolare in una
massa comune, ed era quindi equamente diviso
il bottino. Il capo commisurava le porzioni e le
distribuiva ai suoi compagni senza dimenticare sè
stesso; e riceveva poscia le felicitazioni della trup-
 
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