GUIDA DEL MUSEO CIVICO DI BOLOGNA
221
un loro compagno, .Jacopo da Valenza, era stato deca-
pitato pel rapimento della bella Costanza dei Zagnoni,
nipote dell’ arcidottore Giovami di Andrea. Ai lati
della Vergine e del Bambino, che stendono le braccia,
sono genuflessi, da un lato il Rettore degli Ultramontani
e due rappresentanti di questi, dall’altro il Rettore
dei Oitramontani con altri due rappresentanti.
Accanto alle tombe dei Lettori si debbono notare
altre tombe di personaggi
Due sono terragne ( F ) :
quella di Filippo de’ Desi-
deri (f 11 luglio 1315), già
in S. Domenico, rappresenta
il defunto, un guerriero a
mani giunte e calpestante
un drago ; ma di molto
maggiore importanza arti-
stica ?è la seconda tomba,
già nella distrutta cappella
Garganelli in S. Pietro,
rappresentante Domenico
de/' Garganelli (J 1478),
creato ’cavaliere'Jda Gio-
vanni (IUBentivoglio. La
fìgura'deldefunto, che tiene
sotto le mani l’elsa della
lunga spada, poggia su di
una graticola di ferro, sotto
cui è il fondo di pietra
serpentina: è una scultura,
purtroppo ora guasta pel
lungo calpestio, ma da cui
traspare tuttora una forza
ginale tempra di artista i:
ignesi dei sec. XIV e XV.
Pietra terragna di Domenico
de’ Garganelli.
incisiva, che palesa una ori-
i chi la esegui; non a torto
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un loro compagno, .Jacopo da Valenza, era stato deca-
pitato pel rapimento della bella Costanza dei Zagnoni,
nipote dell’ arcidottore Giovami di Andrea. Ai lati
della Vergine e del Bambino, che stendono le braccia,
sono genuflessi, da un lato il Rettore degli Ultramontani
e due rappresentanti di questi, dall’altro il Rettore
dei Oitramontani con altri due rappresentanti.
Accanto alle tombe dei Lettori si debbono notare
altre tombe di personaggi
Due sono terragne ( F ) :
quella di Filippo de’ Desi-
deri (f 11 luglio 1315), già
in S. Domenico, rappresenta
il defunto, un guerriero a
mani giunte e calpestante
un drago ; ma di molto
maggiore importanza arti-
stica ?è la seconda tomba,
già nella distrutta cappella
Garganelli in S. Pietro,
rappresentante Domenico
de/' Garganelli (J 1478),
creato ’cavaliere'Jda Gio-
vanni (IUBentivoglio. La
fìgura'deldefunto, che tiene
sotto le mani l’elsa della
lunga spada, poggia su di
una graticola di ferro, sotto
cui è il fondo di pietra
serpentina: è una scultura,
purtroppo ora guasta pel
lungo calpestio, ma da cui
traspare tuttora una forza
ginale tempra di artista i:
ignesi dei sec. XIV e XV.
Pietra terragna di Domenico
de’ Garganelli.
incisiva, che palesa una ori-
i chi la esegui; non a torto