LO SVILUPPO DELLA SCIENZA IN GRECIA
169'
matematica, che coltivava con entusiasmo ed aveva in pregio
più di ogni altra scienza. Non ha personalmente contribuito al
progresso di tale scienza con scoperte che meritino speciale men-
zione, se si eccettui l’elegante costruzione meccanica del problema
di Deio, che è a lui attribuita; ma il suo insegnamento ed i suoi
scritti hanno promosso un potente sviluppo di idee nella sfera
del trascendente, mostrando la possibilità di costruire un sistema
metafisico, di cui egli stesso ha gettato le basi.
.16. — Aristotele da Stagira (384-322) si recò ancor giovine
ad Atene, e seguì le lezioni di Platone all’Accademia. Dopo la
morte di Platone viaggiò a lungo attraverso tutto il mondo el-
lenico : per tre anni (343-340) fu trattenuto alla corte di Filippo
il Macedone, precettore di Alessandro. Nel 335 fu di ritorno in
Atene e, nel giardino del Liceo stabilì la sua scuola, che fu detta
dei peripatetici.
Conobbe tutto lo scibile del suo tempo, e seppe organizzarlo
in un vasto corpo di scienza, che per circa 2000 anni ha fatto
testo in tutto il mondo scientifico. Fu egli stesso, oltre che sommo
filosofo, scienziato fra i più grandi di ogni epoca, creatore di
alcuni fra i più importanti rami di scienze fisiche e naturali.
Nelle sue opere, per uso costante, egli espone dapprima le
idee degli altri pensatori, che lo avevano preceduto, le discute, e,
se è il caso, le combatte, prima di esporre le proprie. Si può
dunque dire di tali opere che esse sintetizzano il passato e prepa-
rano l’avvenire, e ci fanno conoscere, insieme con l’essenza scien-
tifica del pensiero greco alla metà del secolo IV, la sua evoluzione
anteriore.
La differenziazione delle varie scienze, è, dopo Aristotele,
e per opera di lui, un fatto compiuto. Gli scienziati si specializ-
zano, i filosofi si distinguono dagli altri scienziati, non esiste più
l’unità della scienza, ma si sviluppano, nei loro vari rami, le
scienze biologiche, la medicina, la fisica, l’astronomia.... Alcune
di queste scienze avranno rapido sviluppo, altre lentamente pro-
grediranno, ed avranno periodi di regressione; ma in tutte, per
volgere di secoli, Aristotele rimarrà autorità indiscutibile.
Gli elementi - Euclide.
27. — Le scuole di Atene hanno raccolto in lucida sintesi i
risultati ottenuti dalle scuole pitagoriche nella /orraazwne del
metodo come necessaria premessa alla creazione di una scienza
che riduca le teorie ad ordinate catene di proposizioni, dedotte
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matematica, che coltivava con entusiasmo ed aveva in pregio
più di ogni altra scienza. Non ha personalmente contribuito al
progresso di tale scienza con scoperte che meritino speciale men-
zione, se si eccettui l’elegante costruzione meccanica del problema
di Deio, che è a lui attribuita; ma il suo insegnamento ed i suoi
scritti hanno promosso un potente sviluppo di idee nella sfera
del trascendente, mostrando la possibilità di costruire un sistema
metafisico, di cui egli stesso ha gettato le basi.
.16. — Aristotele da Stagira (384-322) si recò ancor giovine
ad Atene, e seguì le lezioni di Platone all’Accademia. Dopo la
morte di Platone viaggiò a lungo attraverso tutto il mondo el-
lenico : per tre anni (343-340) fu trattenuto alla corte di Filippo
il Macedone, precettore di Alessandro. Nel 335 fu di ritorno in
Atene e, nel giardino del Liceo stabilì la sua scuola, che fu detta
dei peripatetici.
Conobbe tutto lo scibile del suo tempo, e seppe organizzarlo
in un vasto corpo di scienza, che per circa 2000 anni ha fatto
testo in tutto il mondo scientifico. Fu egli stesso, oltre che sommo
filosofo, scienziato fra i più grandi di ogni epoca, creatore di
alcuni fra i più importanti rami di scienze fisiche e naturali.
Nelle sue opere, per uso costante, egli espone dapprima le
idee degli altri pensatori, che lo avevano preceduto, le discute, e,
se è il caso, le combatte, prima di esporre le proprie. Si può
dunque dire di tali opere che esse sintetizzano il passato e prepa-
rano l’avvenire, e ci fanno conoscere, insieme con l’essenza scien-
tifica del pensiero greco alla metà del secolo IV, la sua evoluzione
anteriore.
La differenziazione delle varie scienze, è, dopo Aristotele,
e per opera di lui, un fatto compiuto. Gli scienziati si specializ-
zano, i filosofi si distinguono dagli altri scienziati, non esiste più
l’unità della scienza, ma si sviluppano, nei loro vari rami, le
scienze biologiche, la medicina, la fisica, l’astronomia.... Alcune
di queste scienze avranno rapido sviluppo, altre lentamente pro-
grediranno, ed avranno periodi di regressione; ma in tutte, per
volgere di secoli, Aristotele rimarrà autorità indiscutibile.
Gli elementi - Euclide.
27. — Le scuole di Atene hanno raccolto in lucida sintesi i
risultati ottenuti dalle scuole pitagoriche nella /orraazwne del
metodo come necessaria premessa alla creazione di una scienza
che riduca le teorie ad ordinate catene di proposizioni, dedotte