l’arte pre-ellenica
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verso l’uscita. La facciata della tholos è ora (fig. 81) del tutto priva di quella decora-
zione che doveva abbagliare, sia per la varietà dei materiali impiegati, sia per la ric-
chezza dei motivi ornamentali. La porta, alta m. 5,40, ha l’architrave costituito da due
colossali pietre; quella anzi che è nell’interno è lunga ben metri 9, larga m. 5, alta m. 1,
sicché il peso suo è calcolato di
circa 122.000 kg. Si può invero
asserire che non mai in edifizi
architettonici greci fu messa in
opera una pietra così grande.
Sulla porta si apre attual-
mente il vuoto triangolo di sca-
rico, privo delle lastre di pietra
scalpellata che dovevano ador-
narlo, e ai fianchi della porta
sono tuttora visibili le basi delle
mezze-colonne. La decorazione
è ora del tutto scomparsa dal ve-
nerando monumento, assai gua-
stato dalla devastazione inflittagli
dal turco Veli Pascià nel 1810;
ma frammenti di tale decorazione
si trovano dispersi in vari musei
di Europa (1), e sulla base di
essi si è tentato di ricostruire la
insigne facciata, ridotta ora a
nudo scheletro (fig. 8 ). Una po-
licromia, prodotta dalla natura
diversa dei materiali adoperati,
avvivava questa facciata. Le
mezze-colonne, alte m. 6,50, as-
sottigliate leggermente verso la
base, erano di verde breccia; la
(Ist. Arch. germ.)
Fig. 81. — Veduta esterna della cosiddetta tomba di Atreo a Micene.
loro forma sembra precorrere la
colonna dorica con l’echino e l’abaco, mentre tra l’echino ed il fusto vi è una gola
ornata di foglie stilizzate, elemento questo che vedremo poi conservato nel cosiddetto
capitello acheo in templi arcaici di Tirinto e di Pesto; la decorazione poi del capitello
e del fusto a fascie a zig-zag con spirali ricorrenti sembra inspirata dalla tecnica dei
rilievi su laminette auree. Il triangolo di scarico era chiuso da lastre di porfido rosso,
pure a decorazioni a spirali ricorrenti, ed altri ornati in marmo bianco, in porfido
rosso, in breccia verde, in bronzo e forse in smalto ed in pittura erano lungo gli stipiti
della porta e sull’epistilio e ai lati e sopra il triangolo di scarico. Mancano nondimeno
(1) Atene, Museo Nazionale Archeologico; Londra, Museo Britannico, già Coll. Lord Sligo; Berlino, Musei, Anti-
quarium; Karlsruhe, Museo.
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verso l’uscita. La facciata della tholos è ora (fig. 81) del tutto priva di quella decora-
zione che doveva abbagliare, sia per la varietà dei materiali impiegati, sia per la ric-
chezza dei motivi ornamentali. La porta, alta m. 5,40, ha l’architrave costituito da due
colossali pietre; quella anzi che è nell’interno è lunga ben metri 9, larga m. 5, alta m. 1,
sicché il peso suo è calcolato di
circa 122.000 kg. Si può invero
asserire che non mai in edifizi
architettonici greci fu messa in
opera una pietra così grande.
Sulla porta si apre attual-
mente il vuoto triangolo di sca-
rico, privo delle lastre di pietra
scalpellata che dovevano ador-
narlo, e ai fianchi della porta
sono tuttora visibili le basi delle
mezze-colonne. La decorazione
è ora del tutto scomparsa dal ve-
nerando monumento, assai gua-
stato dalla devastazione inflittagli
dal turco Veli Pascià nel 1810;
ma frammenti di tale decorazione
si trovano dispersi in vari musei
di Europa (1), e sulla base di
essi si è tentato di ricostruire la
insigne facciata, ridotta ora a
nudo scheletro (fig. 8 ). Una po-
licromia, prodotta dalla natura
diversa dei materiali adoperati,
avvivava questa facciata. Le
mezze-colonne, alte m. 6,50, as-
sottigliate leggermente verso la
base, erano di verde breccia; la
(Ist. Arch. germ.)
Fig. 81. — Veduta esterna della cosiddetta tomba di Atreo a Micene.
loro forma sembra precorrere la
colonna dorica con l’echino e l’abaco, mentre tra l’echino ed il fusto vi è una gola
ornata di foglie stilizzate, elemento questo che vedremo poi conservato nel cosiddetto
capitello acheo in templi arcaici di Tirinto e di Pesto; la decorazione poi del capitello
e del fusto a fascie a zig-zag con spirali ricorrenti sembra inspirata dalla tecnica dei
rilievi su laminette auree. Il triangolo di scarico era chiuso da lastre di porfido rosso,
pure a decorazioni a spirali ricorrenti, ed altri ornati in marmo bianco, in porfido
rosso, in breccia verde, in bronzo e forse in smalto ed in pittura erano lungo gli stipiti
della porta e sull’epistilio e ai lati e sopra il triangolo di scarico. Mancano nondimeno
(1) Atene, Museo Nazionale Archeologico; Londra, Museo Britannico, già Coll. Lord Sligo; Berlino, Musei, Anti-
quarium; Karlsruhe, Museo.