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Ducati, Pericle
L' arte classica — Torino, 1939

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https://doi.org/10.11588/diglit.43346#0317
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FASE PRIMA O DI TRANSIZIONE

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donna si rivela veramente tale nel momento del colpo che le dà la morte; niuna traccia
di spasimo è ancora nei tratti del suo bel volto, gli occhi sono aperti e guardano con
muta, intensa preghiera l’uccisore crudele, mentre le mani cercano macchinalmente
l’eroe quasi per intenerirlo. Non è una combattente che è vinta ed uccisa, ma è una
vittima che viene immolata. Achille, aitante figura, veramente il più bello tra tutti


(da Furtwàngler e Reichhold)
Fig. 347, a e b. —■ Scena di Amazzonomachia su anfora da Ruvo
(altezza dell’anfora m. 1,55).


i Greci che andarono sotto Ilio fatale, nel momento in cui immerge la spada nel bellis-
simo corpo dell’avversaria, sente all’improvviso una dolce commozione per lo sguardo
■supplichevole ed addolorato di Pentesilea; è già pentito del colpo vibrato, e dal suo
volto, dall’atteggiamento delle sue braccia, da tutta la persona infine traspare il subi-
taneo cambiamento, il tentativo di rimediare a ciò che è irrimediabile. In questo attimo
fuggitivo e riprodotto con grande sentimento di arte vi è lo stesso accento che, come si è
visto, anima due grandi capolavori di uno scultore quasi contemporaneo, cioè di Mirane.
Ma quando Achille ritirerà la spada dall’orrenda piaga ed il sangue uscirà a fiotti ed
 
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