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Ducati, Pericle
L' arte classica — Torino, 1939

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https://doi.org/10.11588/diglit.43346#0329
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FASE SECONDA O FIDIACA.

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centro del lato orientale, ove, in mezzo alle dodici divinità olimpiche sedute con due
divinità minori stanti, ed accoglienti il buon popolo di Atene, il supremo tesoriere e
la suprema sacerdotessa con gli innocenti ministri loro, un fanciullo e due fanciulle,
stanno riponendo il peplo ed oggetti di culto.
Partendo dall’angolo sud-ovest, lo spettatore, che avesse percorso con l’occhio il
fregio, avviandosi sia verso occidente che verso mezzogiorno, avrebbe veduto svolgersi
sotto aspetti consimili la variata processione: schiere di cavalieri, file di carri, corteo
di pedoni, musici, portatori di offerte, vittimari con bestie bovine ed ovine da sacri-

ficare. Nella parte orientale a capo
delle due ali della processione, ap-
paiono personaggi femminili, che
nella cerimonia avevano varie e
peculiari mansioni; vi sono a capo
le ergastine, cioè le lavoratrici del
peplo. Altri personaggi maschili,
senza dubbio di grande autorità,
forse i nove arconti coi tre segretari
dei tre principali arconti, stanno in
immediata vicinanza degli esseri di-
vini. E, percorrendo con lo sguardo
da occidente ad oriente il fregio,
si aveva una vivace impressione
dello svolgimento della gran festa;
a sud-ovest pare che si accenni al
Ceramico stesso, d’onde partiva la
processione: alcuni cavalieri si pre-


(Fot. Luce}

Fig. 360. — Fregio del Partenone, lato ovest:
cavallo che s’impenna (da calco).

parano ad essa, altri a galoppo cercano di raggiungere i compagni già avviati. La proces-
sione si svolge invece regolarmente nei lati maggiori sud e nord nella via dal Ceramico
all’acropoli; nel lato est infine si è già sull’acropoli: le prime schiere sono arrivate, alcuni
personaggi sono già fermi, anzi è già avvenuto l’atto culminante della festa, poiché il
peplo nuovo della dea, accuratamente ripiegato, è nelle mani del sacerdote. Non un unico
momento è rappresentato nel lungo fregio, ma in un’unica processione si svolgono gra-
datamente vari e successivi momenti, e lo spettatore, percorrendo le lastre del fregio,
vede dinnanzi a sè quasi come una narrazione continua della festa solenne.

Esamineremo solo alcune di queste lastre, non potendo purtroppo indugiarci su
tutti i particolari del fregio, mirabile nella espressione di figure umane ed animalesche,
specialmente di cavalli, in vari e mossi schemi, mirabile inoltre pel peculiare e ben
conveniente sentimento che ciascuna figura esprime, mirabile infine per l’idealità da
cui esso fregio è pervaso, come da un divino soffio creatore.

Nella lastra ottava del fregio occidentale (1) (fig. 360) un destriero di nobilissime forme
s’inalbera pieno di focoso ardire, nitrendo con le froge dilatate, con l’occhio fremente;
ambo le zampe anteriori sono sollevate assai in alto, anche una posteriore è alzata.

(1) Atene, in situ.
 
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