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Ducati, Pericle
L' arte classica — Torino, 1939

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https://doi.org/10.11588/diglit.43346#0616
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57°

PERIODO QUINTO

basamento policromo a rombi, insistono colonne corinzie campeggianti sullo sfondo
di ortostati e, più in su, di riquadri e di mensole imitanti l’alabastro e marmi di varie
specie, ma nel policromo aspetto prevale il rosso acceso. Il tipo di capitello espresso con
grande diligenza riproduce il tipo ellenistico forse siriaco, per esempio quello dello Olym-
pieion in Atene: è un capitello agile con le volute accentuate sorgenti da rigogliose
foglie di acanto disposte a calice. È il capitello che poi prevarrà nella architettura im-
periale romana.


Fig. 707. — Cubicolo della casa dei Grifi sul Palatino.

Appare in questa casa del Palatino lo stucco. In una stanza dentro una lunetta
(fig. 708) sono rappresentati due possenti grifoni araldicamente disposti ai lati di un ricco
cespo di acanto, da cui escono leggiadri, eleganti spirali. È il primo documento dell’arte
dello stucco in cui noi c’incontriamo e vi è la rappresentazione del ciuffo di foglie e di
viticci a spirale di carattere essenzialmente ellenistico. Il motivo penetra nell’arte ro-
mana e, come vedremo, attraversa tutta l’età dell’impero sino al bizantinismo. Così
anche per le figure'di grifoni affrontati in posizione antitetica: ultimo anello di una
lunga catena è la lastra marmorea del sec. vi ci. C. incastrata nella parete esterna della
chiesa di S. Marco a Venezia.
Ri bratti stic a sillana. — Come si è visto, la romanità si affaccia in opere di scultura
etnisca quali l’Arringatore, le urne dei Volumni, il sarcofago chiusino di Hasti, moglie
di Afuna. Ma nei primi decenni del sec. 1 abbiamo ormai monumenti plastici prettamente
 
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