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PERIODO SESTO
della croce sono con soffitto semisferico, cioè a vòlta a botte; nell'incrocio quadran-
golare dei quattro bracci s’innalza su quattro archi il tamburo coronante l’edifizio,
su cui poggia per mezzo di alti pennacchi la cupola semisferica, che è esternamente
nascosta da una torre quadrangolare.
Come piano complessivo l’edifizio ravennate si ricollega all’Occidente ed i caratteri
dell’occidente si palesano nel materiale usato e nei metodi costruttivi. Come negli
edilìzi sacri romani, l’esterno in laterizio è assai semplice per ciò che concerne la decora-
zione; vi sono lungo le pareti delle arcate cieche, del resto tutto è liscio e disadorno
{Al ina ri)
Fig. 914. — Mosaico del Buon Pastore nel mausoleo di Galla Placidia.
con trabeazione poverissima; la cupola poi è costruita di mattoni ed i rifianchi, sì della
cupola che delle vòlte, sono riempiti con lunghe anfore allineate con ordine ed insieme
accuratamente connesse dalla calce, sì da raggiungere i declivi del tetto. E questo un
processo di costruzione già conosciuto dai Romani, presso i quali ne troviamo, per esem-
pio, un’applicazione nel mausoleo di Sant’Elena (morta nel 328) ora Tor Pignattara
nella via Labicana. Era in certo qual modo una confessione di impotenza, ma era esso
un metodo assai comodo e sicuro di costruzione a cupola e a vòlta.
Dalle piccole finestre quadrangolari, aperte nelle lunette delle quattro navate e
nelle pareti della torre, entra nell’interno dell’edifizio una luce dolce, raccolta, per cui
discretamente si illumina il roseo marmo del basamento e l’azzurro fosco che è il colore
dei mosaici. Perchè quanto era povero l’esterno, tanto era ricco l’interno ricoperto
di marmi e di mosaici, in cui il bianco e l’oro spiccano sull’azzurro come le stelle nella
vòlta celeste. Ed invero la cupola rappresenta un cielo stellato, nel cui mezzo rifulge
la croce aurea tra i simboli evangelici.
Ma tra tutti i mosaici figurati di questo insigne sacello ravennate rifulge quello
della lunetta sulla porta (fig. 914), ove è ripreso il tema tanto prediletto nei primi
PERIODO SESTO
della croce sono con soffitto semisferico, cioè a vòlta a botte; nell'incrocio quadran-
golare dei quattro bracci s’innalza su quattro archi il tamburo coronante l’edifizio,
su cui poggia per mezzo di alti pennacchi la cupola semisferica, che è esternamente
nascosta da una torre quadrangolare.
Come piano complessivo l’edifizio ravennate si ricollega all’Occidente ed i caratteri
dell’occidente si palesano nel materiale usato e nei metodi costruttivi. Come negli
edilìzi sacri romani, l’esterno in laterizio è assai semplice per ciò che concerne la decora-
zione; vi sono lungo le pareti delle arcate cieche, del resto tutto è liscio e disadorno
{Al ina ri)
Fig. 914. — Mosaico del Buon Pastore nel mausoleo di Galla Placidia.
con trabeazione poverissima; la cupola poi è costruita di mattoni ed i rifianchi, sì della
cupola che delle vòlte, sono riempiti con lunghe anfore allineate con ordine ed insieme
accuratamente connesse dalla calce, sì da raggiungere i declivi del tetto. E questo un
processo di costruzione già conosciuto dai Romani, presso i quali ne troviamo, per esem-
pio, un’applicazione nel mausoleo di Sant’Elena (morta nel 328) ora Tor Pignattara
nella via Labicana. Era in certo qual modo una confessione di impotenza, ma era esso
un metodo assai comodo e sicuro di costruzione a cupola e a vòlta.
Dalle piccole finestre quadrangolari, aperte nelle lunette delle quattro navate e
nelle pareti della torre, entra nell’interno dell’edifizio una luce dolce, raccolta, per cui
discretamente si illumina il roseo marmo del basamento e l’azzurro fosco che è il colore
dei mosaici. Perchè quanto era povero l’esterno, tanto era ricco l’interno ricoperto
di marmi e di mosaici, in cui il bianco e l’oro spiccano sull’azzurro come le stelle nella
vòlta celeste. Ed invero la cupola rappresenta un cielo stellato, nel cui mezzo rifulge
la croce aurea tra i simboli evangelici.
Ma tra tutti i mosaici figurati di questo insigne sacello ravennate rifulge quello
della lunetta sulla porta (fig. 914), ove è ripreso il tema tanto prediletto nei primi