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L' ellade italica: rivista mensile illustrata della nuova scoperte di antichità nella Magna Grecia in rapporto alla storia, all'archeologia ed all'arte — 1.1895

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https://doi.org/10.11588/diglit.4774#0022
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Anno I.

Reggio di Calabria, agosto 1895 '

Num. 2.

NE

LLADE iTALICA

RIVISTA MENSILE ILLUSTRATA

DELLE NUOVE SCOPERTE DI ANTICHITÀ

LLA Magna Grecia

IN RAPPORTO ALLA STORIA, ALL'ARCHEOLOGIA ED ALL'ARTE

L'ARCHEOLOGIA NELLO SPIR1T0 MODERNO

Al NOSTRI COLTI GIOVANI

REDIAMO che ncssun pericdico abbia avuto
dal suo primo apparire tanta benevola ο
lusinghiera accoglienza, come questo la
cui fondazione parve un ardimento che noi
stessi non ci eravamo dissimulati.
Dai dotti di ogni parte di Europa, scrittori, editori,
amatori, ci vennero lettere di plauso e d' incoraggia-
mento, e da tali, il cui solo nome basterebbe a fare
inorgoglire pubblicisti meno imperiti di noi. Sopratutto
ne fu di grande soddisfazione la nobile e cortese paro-
la di coloro che ci avevano preceduto in questi studi
e nelle pubblicazioni délie patrie memorie, dei quali
non solo Γ esempio ci sara guida, ma ne sarà tesoro il
consiglio e la cooperazione.

Ma se nel mondo degli eruditi, Γ Ellade Italien in-
contrô non dubbio favore, non possiamo dire lo stesso
délia classe dei colti giovani délia nostra Provincia,
i quali pur essendo patriotticamente proclivi al culto
dell' antica storia nostra, ed educati a gustare le bel-
lezze dell' arte e délie letterature antiche, cortese-
mente lamentano che il periodico si mostri scritto solo
per coloro che f'anno speciale professione dello studio
dell' Archeologia.

Forse Γ appunto non è, sotto un certo aspetto, ingiu-
stificato; e noi cercheremo di rendere meno arido e
più piacevole il testo délie nostre illustrazioni. Pero è
da considerare che il nostro dovere era di mostrare
alle persone competenti il nostro sincero divisamento
di fare opera séria, di vera critica moderna, e non di-
scorsi apalogetici e vaghi, che oggi non trovano ne
credito, ne lettori.

Vedranno i nostri egregi amici e connazionali che
le moite ricerche su cose e luoghi ignoti ο dimenticati,
benchè a noi vicinissimi, riusciranno degni del loro in•
teressamento, e saranno lette con pz'aeere da chimique
ami conoscere il passato anche récente del proprio
paese.

Del resto Γ archeologia è oggi di moda, corne lo
Sport !

Certo, se fosse quel che da taluni si crede e si dice,
Γ Archeologia, pur recando un importante contribute
alla Storia, non l'ornirebbe che un compito noioso alla
pazienza dei vecchi, ο un passatempo alla strana ma-
nia di coloro che preferiscono di frugare nell' abban-
donato ciarpame, e di far collezioni di oggetti più ο
meno antichi e rosi dal tempo.

Ma se si riflette che oggi Γ archeologia e la paletnolo-
gia sono occupazioni troppo generahnente gradite di
non pochi giovani, ed in ogni parte di Europa e di
America interessano le classi più culte, e diventano
scopo di dotte e brilianti Associazioni, il fatto rivelerà
di sicuro che vi debba essere in questo ramo d' inda-
gine un' attrattiva ben diversa che non sia la curiosi-
tà di antiquari maniaci, e nemmeno solamente il leg•
gittimo desiderio d'illustrare una pagina mal nota délia
storia antica.

La moderna società civile, ed in essa i giovani spe-
cialmente, coloro che nelle attuali condizioni sociali,
politiche e religiose, sono sgoinenti del pensiero critico
che rende perplessa la coscienza, stanco il cervello e
nervosa la fantasia, si volgono per istinto a leggere
nelle cose passate, non paghi di averne imparato la
storia, opera rifiessa, scritta e foggiata sopra uno sta-
me apparecchiato, di mcdello récente.

Scorgendo nelle scarse e frammentate reliquie del-
Γ Arte Antica la manifestazione di un pensiero spon-
taneo, poctico, quasi incosciente, lo spirito moderno ri-
posa ed ammira. Ammira Γ epopea del sentimento di
quei popoli primitivi, nei quali quello che più tardi fu
chiamato il mito era Γ esplicazione ingenua di una con-
cezione naturale e sintetica. Quando il cielo era molto
più vicino alla terra, Γ uomo circondato dalla varietà
di fenomeni affascinanti e misteriosi, credeva sincera-
mente di ascoltare gl' iddii, e di parlai• loro il linguag-
 
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