Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 1) — Neapel, 1757 [Cicognara, 2645-2]

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.3711#0015
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
TAVOLA

I.

3

ra {t$) ed siglata (ló) , fon così poche le notizie , che
ci reftano diiperfe in varii antichi Scrittori, che non ba-
llano a farci comprender, qual foffe ftata l'intenzion del
Pittore neli' averle unite in quefto gruppo . Il preziofo
efametro della Poeteffa Saffo confervatoci da Ateneo (17),
in cui fi legge

La tona, e Nìobe erano prette amiche
può ben dichiararci sull'atto compagnevole, in cui fi veg-
gono effe qui rapprefentate, ma non più oltre (^) , Meri-
tano rifleffione particolare le due, che fi veggono leggia-
dramente giuocare ad una fpecie d'aliofìì, che gli Antichi
diceano Pentalitizare ii9), perchè con cinque pietruzze

foleafi

(if) IAEAIPA : U ortografia dì quefto nome ne*
due Autori Latini , / quali foli tra tutti F tifa-
no , è diverfa , ma egualmente corrotta , non filo ne-
gli Jlampati , ma anche negli fcrìtti a penna . In tut-
ti prejjo 'Properzio fi legge Thelaira , e prejfo Igino
Laira. Ala negli Autori Greci concordemente Jia Jcrit-
to con fette lettere IAAEIPA. Nel noftro marmo fono
le fi effe lettere , ma le due A E fon pofle con ordine
contrario E A . La concordia di tutti gli Autori Gre-
ci , e de' Alano fritti , par che debba prevalere ad un
fol marmo , in cui per abbaglio forfè fi farà mutato
l'ordine delle due vocali -, fé pur non voglia dirfi, che
in tutte due le maniere foffe ben fcritto . Lo fpirito
della prima vocale di quejto nome ( per avvertire an-
che ciò di pajfaggio ) e dubbio prtjfo gli Autori. In
Apollodoro , e in Efichio fimpre è col tenue -, in Ste-
fano , e in Paufania fempre coli' afpro. L'etimologia
può decidere la quijlione -, poiché non potendofi altron-
de derivare , che o da t'Xccog ( propitius ) o da IXatpòg
( hilaris ) , par che in Greco debba fcrìverfi Itdeipx,
e in Latino Hilaira. Si vegga il Sopingio fopra Efi-
chio , il quale pretende provare col principio del libro
di 'Plutarco De facie in orbe Lunae, che iXÙsipz fia de-
rivato d'l>.ccpc.

(16) ArAAIH. T) uè fole Agi aie fon nominate pref-
fo gli Antichi . Una fu moglie di Caropo , e Madre
di Niréo , di cui Omero cosi cantò nel Catalogo delle
Navi v. 178., e fegg.

Niréo da Sima conducea tre Navi,

Niréo d'Aglaìa figlio , e di Caropo,

Niréo, che, fuor d'Achille, avanzò i Greci

Tutti in bdtade , quanti ad Ilio furo.
Sul quale luogo Euftazio riflette , che meritamente co-
sì Nireo , come i fuoi Genitori fortirono i loro nomi
fignificanti beltade . Non par , che quefla Agiata , la
quale non fuperò i tempi della guerra Trojana , pojfa
trovar luogo traile altre quattro della più rimota an-
tichità . Onde converrà dire piuttofto , che la nofira
fojfe la figlia di Giove , e una delle tre Grazie , di
cui Efiodo Theog. v. 907. , e fegg. così fcrijfe.

Creo a Giove Eurinome le tre Grazie.,

Aglaìa , Eufrofine , e Talia l'amabile.
e v. 945-.

Volcano il ciotto tolfe in moglie Aglaìa^
Agiata , delle Grazie ultima nata.

(17) Nel Lib. XIII. e. 4. fi legge tal verfo di Saffo.
Àotoj ^ Nicfiz paXa fjeèv Q(>m y^xj frxìazi.

Il [J.h C quidem ) porta dietro a fé la particella avver-
fiatìva <5f ( autem ) : onde femura probabilìfjlmo 3 che de-
feri oeff e poi la Poeteffa, come da così fin tta amicizia
giunfero all' eftremo dell' avverfione , e nimiftà.

(18) Pia congetture fi propofero per dar ragione
dell' intenzion del Pittore. La prima fu , che aven-
do forfè il noftro AlefTandro da originali di più eccellen-
ti Maeftri ritratte quefte cinque figure , le avejfe qui
pofte infiline per fervirfene , come, per dir così, di efem-
plari . La feconda , che ficcarne non era licito alterare
i volti di Giove , di Apollo , di Aiinerva , di Ercole}
cosi a riguardo de' Numi meno conofeiuti , le coftoro
femoianze folevano trarfi di là , dove quefti avevano
culto e Tempii fingolari -, come in fatti Febe e Ilaira
l'avevano in Sparta j donde probabilmente Alejfandro
avendo ritratti i loro volti , per diftìnguerli , vi fcrijfe
i nomi -y e lo fteffo può dirfi delle tre altre : intanto, fe-
condo l'arte, mife tutte in leggiadre azioni. E cade in
acconcio quel che 'Paufania delle due Leucippidi, Febe
ed Ilaira, fcrive nel citato luogo , che avendo nel Tem-
pio , che vedevafi loro in Sparta dedicato , una delle
loro Sacerdottjfe rinnovato il volto del fimulacro di
una delle due T)ee , fu minacciata in foglio , che non
ofajfe far lo fttjfo nell' altro fimulacro . La terza con-
gitiura fu quefta : fecondo Apollodoro III. p. 145. af-
fi, gnò Erodoto a Niobe non più , che tre figli mafcht
e tre femmine -, quindi e verifimile che il Pittore rap-
prefintando Latona e Niobe nel tempo , in cui erano
amiche , avejfe anco dipinte le tre figlie della feconda >
i cui nomi , a noi per altro ignoti , forfè erano Febe,
Agiata , ed Ileera . La varietà del nome di quejta ul-
tima da tutti gli Autori Gre ci , che la chiamano Ilai-
ra , dava qualche pefo a tal penfiero .

(19) Polluce lib. IX. Sez. 12.6. ci fpiega minuta-
mente quefio giuoco : Al 'pentalita ( egli dice ) così

fi giuo-
 
Annotationen