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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 1) — Neapel, 1757 [Cicognara, 2645-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3711#0057
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45

TAVOLA IX.

(0

AUSA NI A (2) nel defcrivere le belle
f \ pitture di Polignoto eh' ci vide in Deì-

^3 J fo , riferifee, che in una di quelle era-

vi tra l'altre figure il Satiro Marjia 0)
fedente fòpra un fajjo , e a lui vici-
no il giovanetto Olimpo (4) nell'atto di
apprendere a Tuonar la tibia M . Non
altro par che abbia qui voluto rapprefentarci il noftro Pit-
Tom.I.Pit. H tore

(1) Nel Catal. N. CXV.

(2) T anfani a X. 30. s?h hi zhpxg xaQetypsvog
Mxpavag xxì O'/M/^ttc? itxp cìvtóv nxiSig i<riv àpoda.
xxì dvXsTv S'tS'xff/.ofjJva cry^y.a e%av.

(3) Non fon d'accordo i Mitologi nel padre di Mar-
fìa . Igino F. 165. chiama Marfia figlio di Eagro.

'Plutarco de Mufica p. 113 3. lo "vuol figlio «^'Jagni-
de . Apollodoro Bib. I. lo nomina figlio di Olimpo .
Comunque ciò fia , tutti convengono , che nacque
Marfia nella Frigia , e eh' ejfendo egli un eccellen-
te fuonator di tibia , sfido Apollo a contender feco
colla cetera -, e vinto al paragone , fu da Apollo
/corticato vivo . 'Diodoro III. 58. fcrive , eh' ei
fu compagno infepar abile della T>ea Ciòcie , e d'una
maravigliofa continenza , effendofi mantenuto cafio
J>er tutto il tempo della fitta vita .

(4) Snida fa menzione di molti Olimpi : del no-
Jlro fcrive cosi : Olimpo , figlio di Mcone , della

Mifia , fuonator di tibia , e poeta, difcepolo e ama-
fio del Satiro Marfia figlio d'Jagnide . Vific Olim-
po prima della guerra Trojana : da lui prefe il no-
me il monte Olimpo nella Mifia . E lo fieffo Snida
nella v. 7.vvxv7lxv fioggiugne , che la Mufica fu ad
Olimpo cagione della fitta difgrazia , come lo era /la-
ta al fiuo maefiro . Che Olimpo foffe fiato difcepo-
lo di Marfia , convengono tutti. Filo/Irato I. lmin.10.
e zi. dipinge vagamente quefio graziofio giovanetto,
che fi ef reità a cantare, e a fuonare tra l'innamo-
rata turba de' Satiri , che in affenza di Marfia la-
fcivamente lo guardano , e lo circondano . E Ovidio
Metam. VI. v. 393. parlando dello feempio , che Apol-
lo fece di Marfia , dice , che lo pianfero

Et Satyri fratres , & tunc quoque clarus Olympus .

(5"_) È controvertito chi foffe il primo inventore
di quefio iftromento . Igino Fav. 16$. fcrive, che Mi-
nerva fu la prima a formarlo da un effo di cer-
vo t


 
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