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18 TAVOLA III.
de come foprappofto , e cucito («) . Rojfo ancora è l'al-
tro abito 5 eh' è tra P una e 1' altra velie , con piccola
manica ) che giugne a mezzo braccio fa).
che U frangia nell' egide altro non fojfe , che gli
ftejjì fiocchi della pelle . In fatti Snida : Xpoffcròs • è
l^x?.?Jc, il pelo , il fiocco . E quindi dedurrebbe/I an-
cora l' origine di si fatto ornamento nelle vejli : fa-
pendofi, che fin da' tempi Eroici le pellicce erano gli
ornamenti reali} come fi è in altro luogo avvertito.
(12) Son note le difpute degli eruditi Julia for-
ma del davo , eh' era un pezzo di porpora cucito , 0
intejfuto fagli abiti degli antichi , e diftinguea colla
fua maggior larghezza 0 ftrettezza , la qualità e 7
grado della perfona . Ed è fato già avvertito, che
quel che i Latini chiamavano clavum , i Greci
dijfero arifjLSÌov . Or lafciando fare le controverfie, e le
ragioni de' diverfi pareri, che pojfono vederfi ne' due
trattati del Rubenio, e del Ferrari de Re Velliaria,
e in altri -, Polluce IV. ili. e VII. 53. e altrove
parla di più forte di vejìi , anche ufate nella Co-
media , che aveano si fatti pezzi di porpora . Efichio
dice , che i Salaminii chiamavano y.v(3ov to tS Ipct-
tfa ayjy.sìov , cubo un pezzo di porpora pollo full'abi-
to : e lo fteffo anche avverte, che chiamavan/i si fat-
ti pezzi ■KUgào-YjiACi e appwylìsg . "Plinio XXXV. 9.
dice , che Ztuji portava fritto il fio nome a lettere
d' oro in tefleris palliorum . E Vop'ifco in Carino: In-
fcriptum eft adhuc in Choraulae pallio Meflàllae no-
men , & uxoris . Ojferva ivi il Salmafio , che ne'
tempi pofteriori furono queflì cubi, 0 tenere , 0 davi,
che voglian dirfi, chiamati tabulae, e 7a{3M'a: e cre-
de , che fojfero di figura quadrata , e anche roton-
da , e detti tavole dalla cubica forma delle tejfere,
0 tavole da giocare , perchè tabulae dagli Autori dell'
infima latinità fi diceano le palle di legno , con cui
fi giocava . Vuole all' incontro il Ruben, de Re Veft.
lib. I. cap. 14. che fojjero tali pezzi dì porpora detti
tavole , perche fintili alle tavolette dì figure bislun-
ga . Si veda il Buonarroti ne' Vetri p. 89. e p. 248.
(13) Molte co fé fi avvertirono sul propojito di
quejlo abito i e fi nominarono molte delle vejìi de-
fcritte da "Polluce VII. Segm. 49. 53. e 6y. Alcu-
ni fi fijfarono all' egide , eh' era una forte di corpet-
to , 0 giubboncello, che potea aver maniche , e non paf-
fava la cintura , numerato traile vejli teatrali da
'Polluce IV. Segm. 118. e di cui fi è parlato ancora
nella nota (11).Luciano in Jupiter Tragoed.XLI. tra
le vejli Tragiche nomina anche irpoyu<?piS'tz, koù auy.d-
Tict. Il progaflridio propriamente dinota tal cofa , che
difende il ventre . Il per rari de Re Vefliar. I. 18. lo
fpìega per ventrale , eh' eì fuppone ejfae una J'pecìe
di corpetto interiore . Al nojtro propojito fetnbra più
convenire il fomazio che corrifponde appunto al cor-
petto ; e da 'Polluce IV. Seg. 115. è annoverato tra
gli abiti degl' Iftrìoni in generale : Kcà ans'jyi yjy
tuv Ù7roy.piTuv , soXri • i\ Js cani) , %oà auy.xrwv i/.cc-
Ì.EÌT0 : addobbo degl' Iftrioni è la fola : quella chia-
mavafì anche fomazio . E" fiato già da altri avver-
tito , che ctcAjj fi prenda generalmente per qualfivo-
glìa vefie.
TAVOLA IV.
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de come foprappofto , e cucito («) . Rojfo ancora è l'al-
tro abito 5 eh' è tra P una e 1' altra velie , con piccola
manica ) che giugne a mezzo braccio fa).
che U frangia nell' egide altro non fojfe , che gli
ftejjì fiocchi della pelle . In fatti Snida : Xpoffcròs • è
l^x?.?Jc, il pelo , il fiocco . E quindi dedurrebbe/I an-
cora l' origine di si fatto ornamento nelle vejli : fa-
pendofi, che fin da' tempi Eroici le pellicce erano gli
ornamenti reali} come fi è in altro luogo avvertito.
(12) Son note le difpute degli eruditi Julia for-
ma del davo , eh' era un pezzo di porpora cucito , 0
intejfuto fagli abiti degli antichi , e diftinguea colla
fua maggior larghezza 0 ftrettezza , la qualità e 7
grado della perfona . Ed è fato già avvertito, che
quel che i Latini chiamavano clavum , i Greci
dijfero arifjLSÌov . Or lafciando fare le controverfie, e le
ragioni de' diverfi pareri, che pojfono vederfi ne' due
trattati del Rubenio, e del Ferrari de Re Velliaria,
e in altri -, Polluce IV. ili. e VII. 53. e altrove
parla di più forte di vejìi , anche ufate nella Co-
media , che aveano si fatti pezzi di porpora . Efichio
dice , che i Salaminii chiamavano y.v(3ov to tS Ipct-
tfa ayjy.sìov , cubo un pezzo di porpora pollo full'abi-
to : e lo fteffo anche avverte, che chiamavan/i si fat-
ti pezzi ■KUgào-YjiACi e appwylìsg . "Plinio XXXV. 9.
dice , che Ztuji portava fritto il fio nome a lettere
d' oro in tefleris palliorum . E Vop'ifco in Carino: In-
fcriptum eft adhuc in Choraulae pallio Meflàllae no-
men , & uxoris . Ojferva ivi il Salmafio , che ne'
tempi pofteriori furono queflì cubi, 0 tenere , 0 davi,
che voglian dirfi, chiamati tabulae, e 7a{3M'a: e cre-
de , che fojfero di figura quadrata , e anche roton-
da , e detti tavole dalla cubica forma delle tejfere,
0 tavole da giocare , perchè tabulae dagli Autori dell'
infima latinità fi diceano le palle di legno , con cui
fi giocava . Vuole all' incontro il Ruben, de Re Veft.
lib. I. cap. 14. che fojjero tali pezzi dì porpora detti
tavole , perche fintili alle tavolette dì figure bislun-
ga . Si veda il Buonarroti ne' Vetri p. 89. e p. 248.
(13) Molte co fé fi avvertirono sul propojito di
quejlo abito i e fi nominarono molte delle vejìi de-
fcritte da "Polluce VII. Segm. 49. 53. e 6y. Alcu-
ni fi fijfarono all' egide , eh' era una forte di corpet-
to , 0 giubboncello, che potea aver maniche , e non paf-
fava la cintura , numerato traile vejli teatrali da
'Polluce IV. Segm. 118. e di cui fi è parlato ancora
nella nota (11).Luciano in Jupiter Tragoed.XLI. tra
le vejli Tragiche nomina anche irpoyu<?piS'tz, koù auy.d-
Tict. Il progaflridio propriamente dinota tal cofa , che
difende il ventre . Il per rari de Re Vefliar. I. 18. lo
fpìega per ventrale , eh' eì fuppone ejfae una J'pecìe
di corpetto interiore . Al nojtro propojito fetnbra più
convenire il fomazio che corrifponde appunto al cor-
petto ; e da 'Polluce IV. Seg. 115. è annoverato tra
gli abiti degl' Iftrìoni in generale : Kcà ans'jyi yjy
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mavafì anche fomazio . E" fiato già da altri avver-
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