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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 3) — Neapel, 1762 [Cicognara, 2645-4]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3734#0020
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PREF AZION

XVII

lo -pel polo di Roma , cB era allora il più cono/cinto (ai\
Tromndofi dunque P orologio in lutti gli efami fatti-
ne e colle ojfervazioni immediate , e coi calcoli , lavo-
rato dal Juo autore con accortezza grande \ fi penso
di tentare colle linee \ eh" ejfo porta , un* altra ri*
cerca molto pili dilicata , cioè di dedurne P obliqui-
tà dell" Eclittica pel tempo , in cui fu fabricato , ri-
cavandola immediatamente dalla proporzione delle om-
bre , che ivi fi ojfervano \ e fi trovò di 230. 46.
30. ^. Quale paragonata coir angolo di 230. 28. 18 ,
che ojferviamo prefentemente formarfi dalP Eclittica colP
Equatore , fi feorge ejffer diminuita la detta obliquità
dal tempo , in cui fu fatto P orologio , fino alt anno cor-
rente di 18. 12. (°5). Onde fecondo il calcolo^ e P ojfer-
nazioni del Cav. de Louville diminuendo^ P inclinazione
delP Eclittica di 21. in 2000. anni •> P epoca del nojìro
orologio verrebbe a ricadere ver/o P anno 28. di Cri fio.

(23) Non dee recare maraviglia , eie V Orologio
"benché lavorato per una latitudine diverfa dalla no~
fira, ciò non orante ci dia le ore così ben corrifponden-
ti, come fé fujfé fiato fatto pel nojìro polo . Poiché dee
rifletterji per una parte, che la latitudine di 41° 39'.
45 dedotta, come fi è veduto , immediatamente dalla
corruzione dell' Orologio , non differifee dalla latitudi-
ne di Napoli, che dì 49*. 30"; e dee per l'altra con»
fiderarji , che effendo l' ijlromento affai piccolo , riefee
en sì poca diverfita di polo poco fenfibile la piccio-
lijfma diverfita dell' ombre , e per confeguenza delle
ore ; non effendo la differenza degli archi femidiurni,
pofla la detta differenza di latitudini, che i^. in circa.
(24) Non potendoji far ufo in quefla fottiliffima ri-
cerca della linea del Soljlizio di Cancro per la ragio-
ne addotta fletta nota (20) , fi fcelfero le linee di A-
riete , 0 Jia dì Bilancia , e dì Capricorno, i punti
eflremi delle quali due linee fono nell' iflejjò piano . E
poiché fi era trovata , come nella detta nota (20), la
disianza vera dell' Equatore dal vertice , fi calcolò la
diflanza vera dall' ifteffo vertice del punto Solfliziale di
Capricorno , facendo/i nell' ifleffa maniera , conte 687

ombra data del Solfiizio dì Capricorno a 1482 di"
ftanza della punta del gnomone dalla jleffh ombra , co-
sì il feno totale a 215720 tangente di 650. y\ 45"
diflanza apparente dal vertice del lembo Settentrionale
del Sole nel Soljlizio d* inverno , che accrefeiuta del
femidiametro del Sole dì i6\ i8\ e della rifrazione
fecondo il detto Signor de la Caille meno la parallaf-
fe, cioè di 2". 12', dà nella fomma dì 65°. 2ó\ 15"
la diflanza vera dal vertice del centro Solare nel pun-
to del Soljlizio di Capricorno. E paragonando quefla
diflanza coli' altra dì fopra trovata di 41°. 39'. 45*
dell'Equatore dall' ifleffo punto verticale, la differenza
di 230. 46*. 30" dà 1' angolo dell'Eclittica coli'E-
quatore.

(35) Il rifui tato di quefla offervazione è tanto più,
notabile per la mutabilità dell' Eclittica, quanto è più.
femplice : poiché è da credere , che l'autore di quefto
preziofo, ed erudito monumento , il quale in tutte le
fue partì fi trova efattijfìmo , dopo avere attentamente
effervate le proporzioni dell' ombra al gnomone , fenza
punto alterarle in menoma parte , le fegyiafjè tali quali
nel fuo Orologio.

TOM.111, PlT.

TAVOLA
 
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