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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 3) — Neapel, 1762 [Cicognara, 2645-4]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3734#0073
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T A V O L A X. 53

volge dalla parte oppofta il volto fdegno/o, efchiw W,
quali voglia riparare, e sfuggir la vifta di cofa, che le diC
piaccia.

atto dì alzar colla defitti, il velo sul petto, e con M
lajlone nella fìnijlra prejfi la Chauffe riportata da Mont-
faucon To. I. P II. Tav. CXCV. n, 6. p. 308. e
preffo lo Jlejfo il. 5. fi vede nella fieffa maniera,
ma ^ col freno , e con un ramo/cello in mano . Cre-
de il Buonarroti 1. e. p. 224. ejpr ciò fatto , perchè
mediante gli effetti ( del caligo , e della deprecane
de'fuperli ) fi manifefta quefta potenza per altro oc-
culta . Ma «ella no/Ira pittura par che dinoti con j>w
viva efprejìone V abominio della colpa , per non veder
la quale, oppone ella il velo , e fi rivolge col volto
dall' altra parte con mojfa, proprìijjima a tal atto, é
maturale. T)el rejlo col braccio , 0 gomito dejlro alzato
verfo il petto fi vede fpejfo nelle medaglie tfemefi : <?
a quejlo gejlo dice Spanemio a Callimaco H. in Del.
v. 107. p. 411. poterfi riferire il cit. Epig. 72. e 7
73. ^//'Antologia. Sì vede anche il BegeroThti. Br.
To. 3. p. 64. Si avverti ancora a quejlo propofito
quel che dice Plinio XI. 45. Eft in aure ima me-
moriae locus , quem tangentes anteftamur . Eft poji
aurem aeque dextram Nemefios, quae dea latinum no-
men ne in Capitolo quidem invenit : quo referimus
w&um ore proximum a minimo digìtum, veniamfer-

ìttonis a diis recondenteg.

(9) Il volto non può ejfere più efpreffivo per ditto*
tar lo fiegno, da cui Nemefi ha il fuo nome ; poiché
felhene dica Plinio XI, 45. e XXVIII. 2, che non vi è
parola latina , che efattamente corrifponde alla Voce Ne-
mefi ; ad ogni moda può tradurfi per Indigfìatio e. fi
•veda il Rodigino VI, 41, e'I Vineto all' Epigr. XX,
di Aufonio . La deferitone, che fa Crìfippo della
Giuftizia preffo A. Gellio XIV, 4. corrifponde molta
alla nojlra pittura « E fi notò s che ficcarne Efebi la
in Sept- ad Theb. v. 490, dice di Giave Nemetóte
6 Ultore i ras vtv Zsùg vsys't&sp èm'Sói v.0Tùt,imv ' cosi
Giove vendicatore riguardi elfi fdegnato : dice anche
della Giuftizia , 0 Nemefi s figlia di Giove Nemeta»
re , in Suppl, v, 151, yì èmàém ùuoq kópx t 'èyism
cèfi» svanì daQxtés : mi guardi la figlia di Giove
collo fguardo venerabile ficurarnente : la qual cqfa
corrifponde appunto quello che dice Crifippo preffo
Gellio 1. e. che V afpetto della Giuftizia è terribile a*
rei , ed è grato a* giufti « Si veda lofiejo Efcbilo
Agam. y. 782, e fegg. nella Ma defcrisione3 che fa
della Giqftizia,

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/'.,/„,.' . l,V/-,^Z,v/. -

TAVOLA XI.
 
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