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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 3) — Neapel, 1762 [Cicognara, 2645-4]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.3734#0077
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TAVOLA XI.

E tre giovani donne, che in quefta pit-
tura (2) vediamo , fon le tre ^ Gra-
zie ^ : quanto belle , e leggiadramen-
te efprefle , altrettanto note ad ognu-
no , e fàcili ad effere ravvifate -, in-
contrandoli per lo più così figurate , co-
me qui ci li moftrano . Hanno effe i
^capelli bene accomodati , e ftretti da corone di erbe , e
Tom.III.Pit. K di

(i) Nella Qtfètta N MXXIV.

(2) Fu trovata negli /cavi di Civita il dì 28.
Luglio 1760.

(3) Le diverfe opinioni sul numero delle Grazie,
su i loro nomi, e su i genitori delle me de fi me, fi ve-
dano nella nota (io) della Tavola X. del II. To. di
quefie Pitture p. 63. e 64.

(4) XxpiTSg fon dette da'Greci; da yotlpi) , come
vuole l' Etimologico : yctpa.c yxp éèsv stoj; yòn\x6j
i$il> ùg yjcpiq : poiché nefluna cofa è così ferace di
allegrezza, come l&grazia : dice Plutarco To. II. p. 778.
nel trattato Max. cum Princip. effe difput. dove di-
moerà ejfer vero il fentimento di Epicuro, che fi ha
maggior piacere nel dare il benefizio , che nel ricever-
lo. Nota lo fieffi Plutarco altrove in Amator. p. 751.
che ypipic prejfo i Greci antichi era r) rs QyjXsuq linsi-
fyg tZ appetì la compiacenza, che pretta la donna al

rnafchio : onde da Saffo una ragazza non atta a ma-
rito è delta 'àyapig fenza grazia; e Pindiro dice, che
Vulcano fu generato da Giunone atei) yapiTW lenza
le grazie , perchè fu generato dalla fola Giunone fenza
òpera di Giove . E quindi può darfi ragione del per-
chè le Grazie furon dette miniftre di Venere, 0 an-
che figlie , come fcrive Servio Aen. I. 724. Grazie
anche difièro i Greci i fali , come avverte lo fiefio Pi-*
loffio Symp. VI. qu. io. p. 685. perchè il fiale è il
condimento di tatti i fiapori : e perciò forfè Mercurio
fin dato da'poeti per condotlier alle Grazie, e per com-
pagna la dea Suada : fi veda il medefimo Plutarco in
Praec. Conjug. p. 138. Benché Seneca Benef. I. 3.
mettendo in hurla la cura , che Crifippo fi avea prefia
di dar ragione di tutte le favole riguardanti le Gra-
zie , dica: Mercurius una fiat, quia piófcori ita Vi-
lumi e\i. LucrezioIV. 1155. lodando una ragazza, dice'.

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