MBRI •
73
Gvo. MtyiyÀ^n ,/,'..
Talmo Ma/i,'//'/,.
jt\ ap ±1arane t/>u>.
I aln,
F
cui mi,!
TAVOLA XIV.(I
E razione, che iti quefìa quanto bella,
altrettanto curiofa, ed antica pittura (s)
fi rapprefenta , voglia determinarti dal
Cignale, di cui fi vede una parte, che
contiene la tefia , e \àfetq/à pelle colle
zampe (?) \ lì potrebbe forfè Colpettare
aver qualche rapporto alla famofa caccia
di Calidone \ efprelìa non già colle favole de' poeti pofte-
riori ad Omero (4), ma fecondo il racconto di quefìo. In
tal
(i) Nel Catal. K CCXX.
(2) Fu trovata negli fcavi dì Refina tra le pri-*
me, che fi /covrirono, ed era difiaccata dai muro .
(3) Omero II. IX. dopo aver detto, che Diana /de-
gnata con JBneo , da cui era fiata tra/curata ne' fagrw
fiziì , avea mandato un orribile Cignale a devajlar le
campagne di Calidone, uccifo poi da Mekagro , figlio
di Eneo , coli ' ajjlfienza di molti cacciatori di varii
luoghi ; foggiunge nel v. 543- e fegg. che la fìefTa
Diana fecenafeere una gran guerra tra gli Etoli.ei
Cureti per la tefia , e per la fotofit pelle del porco:
H' 6' d/j.Q' uùtòò 6yjxs icoTjj» ^t'AocSov, xai' cc'ùtyiv
A'fxtyi avòc x.s(j)a?.fi, Y.oiì ispficcTi Myy^svri
K.Hp$TW TS flSCYlyÙ, XXi KÌTùìtàv fJLSyatìb/Xùìl/ .
"Eujìazio su queflo luogo riferendo la favola inventata
da' poeti pofieùori ad Omero , che Meleagro diede ad
JÌtalanta il premio della caccia , il quale le fu tolto
da' figli di Tefiio, onde Meleagro gli uccife ; e quindi
i Cureti mojfero la guerra a i Calidonii ; e la madre
di Meleagro , per vendicar la morte de'fratelli , buttò
nel fuoco il tizzone fatale , dalla confirvazjone del
quale dipendea la vita del figlio : dice , che Meleagro
diede la tefta, e 'l cuojo ad Atalanta , O fi fuppon-
ga dunque la favola fecondo Omero, , 0 fecondo gli al-
tri ; fémpre par , che il pittore abbia qui ben efprefio
il principal oggetto dell'azione, cb'è la tefta colla pelle
del Cignale. Del rejlo fi notò, che quefio fivnofo Cignale-
era femmina, e avea la pelle bianca, copie fi legge ne'
ditirambi di Cleomene di Reggio prefib Jlteneo IX. 14.
p. 401. e 402. ed era creduta figlia della celebre fcro-
fa Crommionia : fi veda il Munkero a I^inoFa.v. 172.
(4) Ji primo , che avejfe mentovata la favola del
tizzone
73
Gvo. MtyiyÀ^n ,/,'..
Talmo Ma/i,'//'/,.
jt\ ap ±1arane t/>u>.
I aln,
F
cui mi,!
TAVOLA XIV.(I
E razione, che iti quefìa quanto bella,
altrettanto curiofa, ed antica pittura (s)
fi rapprefenta , voglia determinarti dal
Cignale, di cui fi vede una parte, che
contiene la tefia , e \àfetq/à pelle colle
zampe (?) \ lì potrebbe forfè Colpettare
aver qualche rapporto alla famofa caccia
di Calidone \ efprelìa non già colle favole de' poeti pofte-
riori ad Omero (4), ma fecondo il racconto di quefìo. In
tal
(i) Nel Catal. K CCXX.
(2) Fu trovata negli fcavi dì Refina tra le pri-*
me, che fi /covrirono, ed era difiaccata dai muro .
(3) Omero II. IX. dopo aver detto, che Diana /de-
gnata con JBneo , da cui era fiata tra/curata ne' fagrw
fiziì , avea mandato un orribile Cignale a devajlar le
campagne di Calidone, uccifo poi da Mekagro , figlio
di Eneo , coli ' ajjlfienza di molti cacciatori di varii
luoghi ; foggiunge nel v. 543- e fegg. che la fìefTa
Diana fecenafeere una gran guerra tra gli Etoli.ei
Cureti per la tefia , e per la fotofit pelle del porco:
H' 6' d/j.Q' uùtòò 6yjxs icoTjj» ^t'AocSov, xai' cc'ùtyiv
A'fxtyi avòc x.s(j)a?.fi, Y.oiì ispficcTi Myy^svri
K.Hp$TW TS flSCYlyÙ, XXi KÌTùìtàv fJLSyatìb/Xùìl/ .
"Eujìazio su queflo luogo riferendo la favola inventata
da' poeti pofieùori ad Omero , che Meleagro diede ad
JÌtalanta il premio della caccia , il quale le fu tolto
da' figli di Tefiio, onde Meleagro gli uccife ; e quindi
i Cureti mojfero la guerra a i Calidonii ; e la madre
di Meleagro , per vendicar la morte de'fratelli , buttò
nel fuoco il tizzone fatale , dalla confirvazjone del
quale dipendea la vita del figlio : dice , che Meleagro
diede la tefta, e 'l cuojo ad Atalanta , O fi fuppon-
ga dunque la favola fecondo Omero, , 0 fecondo gli al-
tri ; fémpre par , che il pittore abbia qui ben efprefio
il principal oggetto dell'azione, cb'è la tefta colla pelle
del Cignale. Del rejlo fi notò, che quefio fivnofo Cignale-
era femmina, e avea la pelle bianca, copie fi legge ne'
ditirambi di Cleomene di Reggio prefib Jlteneo IX. 14.
p. 401. e 402. ed era creduta figlia della celebre fcro-
fa Crommionia : fi veda il Munkero a I^inoFa.v. 172.
(4) Ji primo , che avejfe mentovata la favola del
tizzone