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TAVOLA
XIV.
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tal fuppofizione il vecchio, quali del tutto zz^fl, con pan-
no , di cui non fi diftingue il colore, gettato alf indietro -,
col deftro braccio appoggiato alla spalliera del trono , su
cui egli /tede , e con lunga afta, o fcettro ^ nella fini-
°tra, farebbe Eneo, Re di Calidone, che afcolta Famba-
fciata àdVUomo, che fìando in piedi, col capo coverto da
una fpecie di beretta , co' piedi difefi da Jole e legate con
fattili corde o ftrifce di cuojo, e con ve/te di color ver-
de , la quale covrendogli il feniftro omero gli paifa fot-
to il braccio deftro , che refla fcoverto, e tenendo nel-
la fini/tra mano , il di cui dito proffimo al minimo è
un bajtone , al qual fi appoggia , par
di ragionare -, e rapprefenterebbe il
(6) . Dall' altra parte il cane ^ con
collare
tizzone di Meleagro, fu Frinìco figlio di Polifradmo- Tejlio, fratelli di Altea, fi era opinato a non combat
ornato di anello ,
che fia in atto
mejfo degli Etoli
ne nel drama intitolato Pieurone , benché Paufania X.
31. la creda più antica : ali ' incontro nell ' Eee ( opera
creduta di Efiodo ) fi dice , che nella guerra de' Cu-
reti contro gli Etoli Meleagro fu ammazzato da Apol-
lo , come riferifce lo flejfo Paufania. Del redo la cac-
cia del Cignale Calidonio forma una dell'epoche più ri-
nomate nella Mitologia ; benché ne fono così differente-
mente narrate le circofìanze , che non può fijfarfi, fé
fojfe prima , o dopo la fpedizione di Giafone pel vello
d'oro . Strabene X. p. 466. la riduce ad ijloria, e
crede, che la guerra moffa da' fi gli dì Tedio, focero di
di Eneo, contro quejìo , e Meleagro fuo figlio , foffe per dà lo fcettro al facerdote Crife, che venne a'chieder
tere, onde gli Etoli mandarono ambafcìatori con larghe
offerte per muoverlo a venir loro in ajuto : così dice il
poeta v. 571.
. . io; è' s?d'tso~ono yspovTsg
hì?u?m, TiiiJjnov ès OsZv tspwg u'pi'<;8$.
fupplichevoli lo pregavano i vecchi degl' Etoli, e
mandavano i più fcelti facerdoti degli dei. Z/uomo,
che qui fi vede , in piedi col capo coverto , e col
battone , 0 fcettro in mano , ben può dirfi un facerdo-
te : effendofi già altrove avvertito , che i facerdoti
avean la tejla coverta, e lo fcettro . Omero 11.1.v. 15.
cagion de' confini : effendo divifa l ' Etolia in due par-
ti , una ( in cui era la Città dì Pieurone , onde i
Cureti da altri fon detti Pleuronii ) dominata da Te-
Jlio ; l' altra , in cui era la Città di. Calidone , da
Eneo . Per quel che riguarda poi il Cignale , non
farebbe inverifimìle il dire , che altro non foffe, fé
non che una donna : poiché dicendo Plutarco in Te-
feo p. 4. che la fcrofa Crommionìa era una donna,
così detta pe' fuoi coflumi ; e credendofi il Cignale
di Calidone ( eh' era anche femmina e dì pelle bianca
fecondo Cleomene ) figlia della fcrofa faddetta ; è veri-
fica Figlia ad Agamennone . L'aver poi le folee lega-
te a'piedi, è proprio de' meffi, come in più luoghi del
I. e del II. Tomo fi è detto : e lo fcettro , 0 baflone
era il dijlintivo de' Legati : fi veda Feizio I. 4. e 5.
L' anello , che cojlui tiene al dito , fece credere ad
alcuno efifer quejìa pittura pìuttifto Etrufca : fapendofi
V ufo, che ne avean) gli Etrufci , e da' quali /' ebbe-
ro i Romani: fi veda il Demftero Etr. Keg. III. 28.
e 7 Buonarroti i\ppend. §. 33. Ma febbene fi oppo-
neffe , che Plinio XXXIII. 1. dal filenzio di Omero
deduce, che a' tempi della guerra Trojana non vi era-
fimile, che anch'' effo foffe una donna, la di cui conqui- no anelli ; fi veda Kircmanno de Ann. cap. 2. ad ogni
fa fu la caufa della guerra tra gli Etoli, e i Cureti. modo fi rifpofe , che nella Tav. V. del I. Tomo, do-
Comunque ciò fia , tutti gli altri fanno intervenire in ve fi vedano le note (9) e (io) , Teleo , e un'altra
il donzella ha V anello al dito: e anzi fi avvertì, che
a' Legati fpecìalmevte fi dava l' anello : come fcrive
lo fieffo Plinio- 1. e. forfè perchè da principio gli anel-
li fervivano per fognare : fi veda Macrobìo Sat. VII.
13. dove anche riporta le varie ragioni degli E aizzii,
e degli Etrufci del portarfi l' anello nel dito proj/imo
al minimo.
(7) I Cani preffo Omero accompagnano i Re : fi
veda Feizio II. 15. ed oltracciò propriffimo è a que-
Jla
quejla caccia Atalanta , come il princìpal foggetto
folo Omero non la nomina.
(5) & <* già notato nel II. Tom. p. 22. n. (7)
che gli feettri de' tempi Eroici altro non erano, che
lunghi bafloni , come il qui dipinto.
(6) Omero nel cit. 1. v. 546. e fegg. dice , che
quando Mele apro combat tea , gli Etoli erano fuperìori
a' Cureti ; ma che fdegnato egli colla madre Altea da
cui era fato maledetto, per aver ammazzato i figli di
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tal fuppofizione il vecchio, quali del tutto zz^fl, con pan-
no , di cui non fi diftingue il colore, gettato alf indietro -,
col deftro braccio appoggiato alla spalliera del trono , su
cui egli /tede , e con lunga afta, o fcettro ^ nella fini-
°tra, farebbe Eneo, Re di Calidone, che afcolta Famba-
fciata àdVUomo, che fìando in piedi, col capo coverto da
una fpecie di beretta , co' piedi difefi da Jole e legate con
fattili corde o ftrifce di cuojo, e con ve/te di color ver-
de , la quale covrendogli il feniftro omero gli paifa fot-
to il braccio deftro , che refla fcoverto, e tenendo nel-
la fini/tra mano , il di cui dito proffimo al minimo è
un bajtone , al qual fi appoggia , par
di ragionare -, e rapprefenterebbe il
(6) . Dall' altra parte il cane ^ con
collare
tizzone di Meleagro, fu Frinìco figlio di Polifradmo- Tejlio, fratelli di Altea, fi era opinato a non combat
ornato di anello ,
che fia in atto
mejfo degli Etoli
ne nel drama intitolato Pieurone , benché Paufania X.
31. la creda più antica : ali ' incontro nell ' Eee ( opera
creduta di Efiodo ) fi dice , che nella guerra de' Cu-
reti contro gli Etoli Meleagro fu ammazzato da Apol-
lo , come riferifce lo flejfo Paufania. Del redo la cac-
cia del Cignale Calidonio forma una dell'epoche più ri-
nomate nella Mitologia ; benché ne fono così differente-
mente narrate le circofìanze , che non può fijfarfi, fé
fojfe prima , o dopo la fpedizione di Giafone pel vello
d'oro . Strabene X. p. 466. la riduce ad ijloria, e
crede, che la guerra moffa da' fi gli dì Tedio, focero di
di Eneo, contro quejìo , e Meleagro fuo figlio , foffe per dà lo fcettro al facerdote Crife, che venne a'chieder
tere, onde gli Etoli mandarono ambafcìatori con larghe
offerte per muoverlo a venir loro in ajuto : così dice il
poeta v. 571.
. . io; è' s?d'tso~ono yspovTsg
hì?u?m, TiiiJjnov ès OsZv tspwg u'pi'<;8$.
fupplichevoli lo pregavano i vecchi degl' Etoli, e
mandavano i più fcelti facerdoti degli dei. Z/uomo,
che qui fi vede , in piedi col capo coverto , e col
battone , 0 fcettro in mano , ben può dirfi un facerdo-
te : effendofi già altrove avvertito , che i facerdoti
avean la tejla coverta, e lo fcettro . Omero 11.1.v. 15.
cagion de' confini : effendo divifa l ' Etolia in due par-
ti , una ( in cui era la Città dì Pieurone , onde i
Cureti da altri fon detti Pleuronii ) dominata da Te-
Jlio ; l' altra , in cui era la Città di. Calidone , da
Eneo . Per quel che riguarda poi il Cignale , non
farebbe inverifimìle il dire , che altro non foffe, fé
non che una donna : poiché dicendo Plutarco in Te-
feo p. 4. che la fcrofa Crommionìa era una donna,
così detta pe' fuoi coflumi ; e credendofi il Cignale
di Calidone ( eh' era anche femmina e dì pelle bianca
fecondo Cleomene ) figlia della fcrofa faddetta ; è veri-
fica Figlia ad Agamennone . L'aver poi le folee lega-
te a'piedi, è proprio de' meffi, come in più luoghi del
I. e del II. Tomo fi è detto : e lo fcettro , 0 baflone
era il dijlintivo de' Legati : fi veda Feizio I. 4. e 5.
L' anello , che cojlui tiene al dito , fece credere ad
alcuno efifer quejìa pittura pìuttifto Etrufca : fapendofi
V ufo, che ne avean) gli Etrufci , e da' quali /' ebbe-
ro i Romani: fi veda il Demftero Etr. Keg. III. 28.
e 7 Buonarroti i\ppend. §. 33. Ma febbene fi oppo-
neffe , che Plinio XXXIII. 1. dal filenzio di Omero
deduce, che a' tempi della guerra Trojana non vi era-
fimile, che anch'' effo foffe una donna, la di cui conqui- no anelli ; fi veda Kircmanno de Ann. cap. 2. ad ogni
fa fu la caufa della guerra tra gli Etoli, e i Cureti. modo fi rifpofe , che nella Tav. V. del I. Tomo, do-
Comunque ciò fia , tutti gli altri fanno intervenire in ve fi vedano le note (9) e (io) , Teleo , e un'altra
il donzella ha V anello al dito: e anzi fi avvertì, che
a' Legati fpecìalmevte fi dava l' anello : come fcrive
lo fieffo Plinio- 1. e. forfè perchè da principio gli anel-
li fervivano per fognare : fi veda Macrobìo Sat. VII.
13. dove anche riporta le varie ragioni degli E aizzii,
e degli Etrufci del portarfi l' anello nel dito proj/imo
al minimo.
(7) I Cani preffo Omero accompagnano i Re : fi
veda Feizio II. 15. ed oltracciò propriffimo è a que-
Jla
quejla caccia Atalanta , come il princìpal foggetto
folo Omero non la nomina.
(5) & <* già notato nel II. Tom. p. 22. n. (7)
che gli feettri de' tempi Eroici altro non erano, che
lunghi bafloni , come il qui dipinto.
(6) Omero nel cit. 1. v. 546. e fegg. dice , che
quando Mele apro combat tea , gli Etoli erano fuperìori
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cui era fato maledetto, per aver ammazzato i figli di
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