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275 TAVOLA
e in abito fuccinto, col manto gonfiato dal vento, e colla
faretra dietro alle fpalle, tenendo X indice della defira ma-
no verfo la bocca W\ il cane,che le vicino,fta in atto di
èere(I7)',e un altro cane fi vede in lontananza. Al dinanzi
della pittura fopra un altro braccio di terra, che par di-
fiaccato dal continente , ove è T edifizio , fi vede una
donna tutta veftita , che fiede , e fi appoggia ad un gran
faJfo^\e che ha in tefta anche qualche cofa, che non ben
fi diftingue (I9) : da una parte le fono vicine due piccole
canne , o fimili piante aquatiche \ e dall' altra fi vede un
cervo con lunghe s e non ramofe corna ? che fta beven-
do (»°>,
(16) Quejlo atto , che indica, un comando , con cui
*' impone filenzio , come fi è altrove notato ; e la mof-
fa dell'uomo nudo, cb'e/prime timore , 0 maraviglia,
potrebbero far credere qualche cofa di Jimile efferfi qui
rapprefentata a quel che dice Servio Ecl. X 18. che
Adone amò la Ninfa Erinome di Cipro , e perciò fu
da Giove fuo rivale fulminato , ed Erinome cangia-
ta in pavone : ma poi a preghiera di Venere fu torna~
io in vita Adone , e da J)iana restituita ad Erino-
me la forma di donna, e goduta liberamente da Adcne.
Del reflo Adone fu amafn avuihti da Proff>*-r>ÌTio «_
me è noto : /> dm Ercole , come dice Efeftione preffo
Eozio p. 474, e da Bacco '. fi veda Plutarco Symp.
IV. qu. $.e'l Meziriac 1. e. che raccogli^ tutto ciò,
sbe può appartenere ad Adone.
(17) Euripide in Bacch. 40Q.
Vxot'jjLoci noti toc» Kunpo»
ÌHaao» rag A'QpoSi'rus,
HdQovB', &» ìkxto'sohoì
B&)X«/)8 7roT«//-S goxi
KapmXaaiv àvofifìpoi :
Deh! andar poterli in Cipro,
Mola fagra alla vezzofa dea;
E in Pafo, che feconda
Rendono fenza pioggia
Del Bjcaro ì rufcelli,
Che han cento bocche, e cento.
Così legge il Meurfio in Cypro I. 30. e dopo lui
il Weffeling, Iten. Ant. p. 526. in luogo di fixpfidps no~
Tarpi?, come vuole il Bamefio , ed altri . Infatti il fiu-
me Bucaro di Cipro è nominato anche da Efichio . Oltre
al Bocaro , era Pafo bagnata ancora dal fiume Satraco
come lo chiama Licofrone 448. 0 Seraco , come dice l'Eti-
mologico in A'Soc , il quale anche aggiunge, che queflo
fiume era detto Aoq dal nome di Adone così chiama^
to . Infatti Homo XIII. 459. chiama il fiume Seftra-
co l'onda maritale di Venere , perchè vi fi lavava
con Adone :
. . . TlaQtris vu[aQyÌÌov uSup
TtéspotypS (fispósig.
(18) La Venere Architide adorata sul monte Li-
bano nel tempio fabricatovi da Cinira , è defcritta da
Macrobio Sat. I. 21. così •' fìmulacrum hujus deae
fingi tur capite obnupto , fpecie trifti , faciem manu
laeva fuftinens , lacrymae vinone confpicientium ma-
gare credi"1*""1' • •» tì "rtj4wi>Spvitniiti mn wipjia in at-
to di piangere il perduto Adone . Se voglia applicarfi
a quejla donna qui feduta una Jimile idea , non fareb-
be forfè inverifimile il crederla Venere , che meda
Jìede per la perdita dell'amante, ch'ella credea morto
e che poi fé le prefentò vivo nuovamente . Ad altri
fembrò la fiefifa Mirra , che farebbe indicata dalla
pianta , che ha vicina . Potrebbe anche efjere la Jlejà
Hmfa Pafia , di cui fi credea figlio Cinira , e di
Apollo . Si veda la nota ult.
(19) Ufavano in Cipro una forte di cuffia , detta
cordile , Jimile al cidari de' Perfiani , e al crobilo
degli Ateniefi : fi veda F Etimologico in uopèù'Ay) , ed
altri raccolti da Meurfio 1. e. II. 26.
(20) Il cervo qui dipinto , e l'ornamento , che ha
in tefia la donna fedente , il quale potrebbe indicar
la luna crefeente ; fece credere a taluno , che Diana
ella frfj'e , Ma fi è anche altrove notato , che i cervi
convenivano a. Venere ancora . Comunque fia , fi notò,
che i Cervi dalla Siria paffavano in Cipro per uno
Jlretto di mare, a pafcolarvi V erbe, che vi fono alte,
e abbondanti : fi veda Eliano H. A. V. 56. fi veda
anche Strabone XIV. 683. avendo da principio Cipro
fatto un fol continente colla Siria « come dice Plini»
II. 88.
TAVOLA LUI.
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