iv PREFAZIONE.
genere loro, hanno il merito almeno di potere illufirar
le
Felix Licin. Cu. Lent. Non reggendo dunque quefta feconda
Mundici congettura del Pignorio , gli Antiquarii fenza darfi
Sp K Api* altra bri&a ban feguitato il primo di hi penfiero »
C. Sentio chiamando teffere gladiatorie quelle , che hanno talb
9 la feconda così; lettere Sp o Speét. o Spe&avit e ff'legando il prim»
PhilarguruS nome per mello del gladiatore emerito, a cui fi dava*
Lucili la tetterà \er effer ammejfo a veder lo fpettacolo : così
Sp. A. D. VII. Id. Ap il Tommafiio de Teff Hofp. cap. 16. la Chauffe To.II.
Gn. Po. M. Cra ) Muf. Rom Sect. VI. Ta. 8. Montfaucon To. III. P.II.
e nelle altre fimìli frejfo Manuzio nell'Ortografia, ri- Li.IV. Ci}. £.3. E febbene il Reinefio Cl.V.n.XXIV.
portate anche dal Grutero p.CCCXXXIV. onde fu ere- p. 372. pa che fi rimetta al Jèntimento dell' Orfino,
duto , che fi doveffero fpiegare le due lettere S P per riferifee nodimeno nel n. XXIIX. anche la tetterà del
Sportulam . Ma effendofene trovata un'altra, in cui fi Tignar io fe>.za rilevare , che lo Speófcatus di quello fi
leggea : Philodam, DofTè. A. D. X. K. Nov. Speli, oppone allo ?pecì:avit di quejla . Il Fabretti poi 1. cit.
JVi. Teren. C. Caf. pensò Fulvio Orfino , che sì fatte filitene rijrifca anche egli la tetterà del Pignorio,
teffere appartenefjero a' gladiatori emeriti » fpiegando non fpiega l fuo fentimento , e fi contenta di chiama-"
le lettere S p. 0 Spect. pr Spe&atus : quafi che fi re tutte le effere di quefto genere gladiatorie . Bat-
efprimejfe in quella tetterà , che Filodamo di Dotte- tifila Cafaliie Conv. vet. cap. 3. p.159. To.IX. A.G.
110 ( e così nelle altre Feice di Mundi ci o , Filargiro crede, che l tetterà del Pignorio fia tetterà militare,
di Lucilio , e nelle fimili ) effendo fiato gladiatore per vedervi la fufeina, eh'è frumento di guerra , »
fece prova di se in tal giorno , di tal mele , e di la palma , imbolo della pace : frana ragione , e che
tal arno; e che effendo ftato approvato, gli fu do- non corrifpoìle alle parole, Philomufus Pereli fpe&a-
nata la rude lolita, e la teffera eburnea, per la qua- vit , che wli altri due lati fi leggono . Per altro è
le veniva liberato per l'avvenire dagli obblighi, che da notarfi, he in tutte le altre teflère fimili fi vede
portava feco l'uffizio di gladiatore : come fcrive notato il gimo, e l'anno ; i quali mancano nella fola
l j$'pqjìini 1. c, rapportando l' opinione dell'Orfino : fi tetterà del .ignori0 : ed è ancora da notarfi , che tra
veda anche lo Schotti Nod. Cic. II. 6. Ma avendo il le moltij/ìmetdìzxe di quefto genere raccolte in Gru-
Pignorio de ferv. p. 319. trovata un'altra tetterà fi- tero , in Reiefio, in Fabretti , e in altri la fola del
miìe , in cui fi leggea per intiero Spe&avit , così : Pignorio ha>er intiero Spedavi t , leggendofi in tutte
Philomufus Pereli fpe&avit : con un tridente , 0 fu- l'altre Sp; oSped. Potrebbe dunque fofpettarfi, chefof-
feina gladiatoria , e con una palma negli altri due fe fritto Sjéfcatit,o Spedavic ,per fpeófcatus iterum,
lati della teffera ; s'incominciò, a credere , che tali fpedatus vit ; 0 fimile ejprejjione . Potrebbe anch»
teffere fi dejfero a' gladiatori emeriti per veder lo fpiegarfi ( biche non fenza Jlento ) Spedavit per fece
fpettacolo, non per combattere . Per altro lo fiefjò Pi- lpett acolo i se : come di molti verbi attivi ufati
gnorio efiervando , che tutti i nomi di tali tefiere era» pafiivamente'o avvertono i Grammatici :fi veda il Vofi
di fervi col nome di coloro, a' quali apfartene ano ^ in- fio Art. GrV. 3 e a ogni modo , fefivoglia inten-
dina piuttofo a credere , che Felice , Filodamo , Fi- Aere per V ajlenza a i giochi , non potrà mai dirfit
largirò, e fimili fofjero i nomi de' fervi tefferarii, 0 che fi davan quefte teffere, perchè fojfe ammejfo chi le
difpenfatori , de* loro riflettivi padroni Mundicio „ portava , aveder lo fpettacolo ; ma piuttofo per un
Doffeno , Lucilio ; e che gettandofi fimili teffere tra fegno di avlo veduto,affi» di aver qualche cofa dall'
gli fpettatori , colui , che le prendea , e portavate al Editore, 0 Onerario, che facea a fue fpefe i giochi.
difpenlatore , ricevea una determinata quantità di da- Nella Raccca ^'Antichità del Signor diCajylus T.III.
varo , di grano , 0 fimil cofa -.fecondo il cofume per Tav.LXXI^n. 1. p.290. fi vede una teffera gladia-
aliro ufato negli fpettacoli di gettarfi fimili teffere : toria trovatmelle vicinanze di Roma, in cui fi legge:
Marziale Vili. 78. M. Sii. L. Nifi. Cof. A. D. X. K. Nov. Marcellino. (X
Kunc veniunt fubitis lafciva numismata nimbis: Max. Tafuci'V, benché l'editore confejfi di non intendere*
Nunc dat fpe&atas teffera larga feras . che fia quefi parola Tafucio , 0 Afucio, avvertendo
fi veda ivi il Raderò ; e 7 Bulengero de Th. L 33. che le letterfin' così perdute, che con difficoltà fi leg-
e de Vai. Circi cap.24. H Lipfio de Mag. Rom. II. gono ; e dita anche fe l'ultima lettera fia un V :
li. il Pitifco , e gli altri a Suetonio Ner. XI. Ma fofpetta folt che Tafucio fia un foprannome di
lafciando fare , che a quejla congettura del Pignorio Maffimo paone del gladiatore Marcellino ; e fpiega
potrebbe opporfi , che nelle teffere , che fi fpargeano al V per vi cit conchiudendo, che fimili teffere fi dava-
popolo , per lo più vi erano efpreffe , 0 fritte le robe no al vincile , che le portava appefe al collo . Ma
corrifpondenti , che davanfi ; 0 notaio il numero della 0 che fi amtta quefto perfiero con ravvifarfi in Afu-
quantità del danaro , vino -, olio , 0 fimil cofa , che fi ciò la fami<a Abucia , la fiìejfa , che Aebutia , co-
di fpev fava ; come fi dirà nella nota (6) : il fuo pen- me nota ìnefio XVI. 54. ; 0 che voglia altri
fiero è dijlrutto da un'altra teffera dello fleffo genere leggere MltfClie Oftio V , fpiegandola per una tef-
pubblicata dal Fabretti Infcr. Ant. p. 39. ri. 201. in fera appartente a jrumeniazione , a cui eran dedi-
cai non fi leggono già t nomi del fervo, e del padro- nati i pori Minucii in Roma , come fi dirà nella
m ; ma un fol nome d'uomo ingenuo, non fervo, ne li- nota (6) ^ che voglia anche rintracciare nel Tafu-
ìerto , così : L. Stiaccini; , Baffus . Sp. Id. Jun. M. coi le foli, lettere Spe^:, per ridurla al genere delle
gladiatorie 9
genere loro, hanno il merito almeno di potere illufirar
le
Felix Licin. Cu. Lent. Non reggendo dunque quefta feconda
Mundici congettura del Pignorio , gli Antiquarii fenza darfi
Sp K Api* altra bri&a ban feguitato il primo di hi penfiero »
C. Sentio chiamando teffere gladiatorie quelle , che hanno talb
9 la feconda così; lettere Sp o Speét. o Spe&avit e ff'legando il prim»
PhilarguruS nome per mello del gladiatore emerito, a cui fi dava*
Lucili la tetterà \er effer ammejfo a veder lo fpettacolo : così
Sp. A. D. VII. Id. Ap il Tommafiio de Teff Hofp. cap. 16. la Chauffe To.II.
Gn. Po. M. Cra ) Muf. Rom Sect. VI. Ta. 8. Montfaucon To. III. P.II.
e nelle altre fimìli frejfo Manuzio nell'Ortografia, ri- Li.IV. Ci}. £.3. E febbene il Reinefio Cl.V.n.XXIV.
portate anche dal Grutero p.CCCXXXIV. onde fu ere- p. 372. pa che fi rimetta al Jèntimento dell' Orfino,
duto , che fi doveffero fpiegare le due lettere S P per riferifee nodimeno nel n. XXIIX. anche la tetterà del
Sportulam . Ma effendofene trovata un'altra, in cui fi Tignar io fe>.za rilevare , che lo Speófcatus di quello fi
leggea : Philodam, DofTè. A. D. X. K. Nov. Speli, oppone allo ?pecì:avit di quejla . Il Fabretti poi 1. cit.
JVi. Teren. C. Caf. pensò Fulvio Orfino , che sì fatte filitene rijrifca anche egli la tetterà del Pignorio,
teffere appartenefjero a' gladiatori emeriti » fpiegando non fpiega l fuo fentimento , e fi contenta di chiama-"
le lettere S p. 0 Spect. pr Spe&atus : quafi che fi re tutte le effere di quefto genere gladiatorie . Bat-
efprimejfe in quella tetterà , che Filodamo di Dotte- tifila Cafaliie Conv. vet. cap. 3. p.159. To.IX. A.G.
110 ( e così nelle altre Feice di Mundi ci o , Filargiro crede, che l tetterà del Pignorio fia tetterà militare,
di Lucilio , e nelle fimili ) effendo fiato gladiatore per vedervi la fufeina, eh'è frumento di guerra , »
fece prova di se in tal giorno , di tal mele , e di la palma , imbolo della pace : frana ragione , e che
tal arno; e che effendo ftato approvato, gli fu do- non corrifpoìle alle parole, Philomufus Pereli fpe&a-
nata la rude lolita, e la teffera eburnea, per la qua- vit , che wli altri due lati fi leggono . Per altro è
le veniva liberato per l'avvenire dagli obblighi, che da notarfi, he in tutte le altre teflère fimili fi vede
portava feco l'uffizio di gladiatore : come fcrive notato il gimo, e l'anno ; i quali mancano nella fola
l j$'pqjìini 1. c, rapportando l' opinione dell'Orfino : fi tetterà del .ignori0 : ed è ancora da notarfi , che tra
veda anche lo Schotti Nod. Cic. II. 6. Ma avendo il le moltij/ìmetdìzxe di quefto genere raccolte in Gru-
Pignorio de ferv. p. 319. trovata un'altra tetterà fi- tero , in Reiefio, in Fabretti , e in altri la fola del
miìe , in cui fi leggea per intiero Spe&avit , così : Pignorio ha>er intiero Spedavi t , leggendofi in tutte
Philomufus Pereli fpe&avit : con un tridente , 0 fu- l'altre Sp; oSped. Potrebbe dunque fofpettarfi, chefof-
feina gladiatoria , e con una palma negli altri due fe fritto Sjéfcatit,o Spedavic ,per fpeófcatus iterum,
lati della teffera ; s'incominciò, a credere , che tali fpedatus vit ; 0 fimile ejprejjione . Potrebbe anch»
teffere fi dejfero a' gladiatori emeriti per veder lo fpiegarfi ( biche non fenza Jlento ) Spedavit per fece
fpettacolo, non per combattere . Per altro lo fiefjò Pi- lpett acolo i se : come di molti verbi attivi ufati
gnorio efiervando , che tutti i nomi di tali tefiere era» pafiivamente'o avvertono i Grammatici :fi veda il Vofi
di fervi col nome di coloro, a' quali apfartene ano ^ in- fio Art. GrV. 3 e a ogni modo , fefivoglia inten-
dina piuttofo a credere , che Felice , Filodamo , Fi- Aere per V ajlenza a i giochi , non potrà mai dirfit
largirò, e fimili fofjero i nomi de' fervi tefferarii, 0 che fi davan quefte teffere, perchè fojfe ammejfo chi le
difpenfatori , de* loro riflettivi padroni Mundicio „ portava , aveder lo fpettacolo ; ma piuttofo per un
Doffeno , Lucilio ; e che gettandofi fimili teffere tra fegno di avlo veduto,affi» di aver qualche cofa dall'
gli fpettatori , colui , che le prendea , e portavate al Editore, 0 Onerario, che facea a fue fpefe i giochi.
difpenlatore , ricevea una determinata quantità di da- Nella Raccca ^'Antichità del Signor diCajylus T.III.
varo , di grano , 0 fimil cofa -.fecondo il cofume per Tav.LXXI^n. 1. p.290. fi vede una teffera gladia-
aliro ufato negli fpettacoli di gettarfi fimili teffere : toria trovatmelle vicinanze di Roma, in cui fi legge:
Marziale Vili. 78. M. Sii. L. Nifi. Cof. A. D. X. K. Nov. Marcellino. (X
Kunc veniunt fubitis lafciva numismata nimbis: Max. Tafuci'V, benché l'editore confejfi di non intendere*
Nunc dat fpe&atas teffera larga feras . che fia quefi parola Tafucio , 0 Afucio, avvertendo
fi veda ivi il Raderò ; e 7 Bulengero de Th. L 33. che le letterfin' così perdute, che con difficoltà fi leg-
e de Vai. Circi cap.24. H Lipfio de Mag. Rom. II. gono ; e dita anche fe l'ultima lettera fia un V :
li. il Pitifco , e gli altri a Suetonio Ner. XI. Ma fofpetta folt che Tafucio fia un foprannome di
lafciando fare , che a quejla congettura del Pignorio Maffimo paone del gladiatore Marcellino ; e fpiega
potrebbe opporfi , che nelle teffere , che fi fpargeano al V per vi cit conchiudendo, che fimili teffere fi dava-
popolo , per lo più vi erano efpreffe , 0 fritte le robe no al vincile , che le portava appefe al collo . Ma
corrifpondenti , che davanfi ; 0 notaio il numero della 0 che fi amtta quefto perfiero con ravvifarfi in Afu-
quantità del danaro , vino -, olio , 0 fimil cofa , che fi ciò la fami<a Abucia , la fiìejfa , che Aebutia , co-
di fpev fava ; come fi dirà nella nota (6) : il fuo pen- me nota ìnefio XVI. 54. ; 0 che voglia altri
fiero è dijlrutto da un'altra teffera dello fleffo genere leggere MltfClie Oftio V , fpiegandola per una tef-
pubblicata dal Fabretti Infcr. Ant. p. 39. ri. 201. in fera appartente a jrumeniazione , a cui eran dedi-
cai non fi leggono già t nomi del fervo, e del padro- nati i pori Minucii in Roma , come fi dirà nella
m ; ma un fol nome d'uomo ingenuo, non fervo, ne li- nota (6) ^ che voglia anche rintracciare nel Tafu-
ìerto , così : L. Stiaccini; , Baffus . Sp. Id. Jun. M. coi le foli, lettere Spe^:, per ridurla al genere delle
gladiatorie 9