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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 4) — Neapel, 1765 [Cicognara, 2645-5]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9171#0023
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TAVOLA II

L campo di quella pittura W è di un
rqffb cupo : la nicchia ^ colla cornice
ornata $ arabe/chi ha un color gialle tto\
e'l zoccolo, sul quale poggia la nicchia,
finge un marmo venato : il pi e de fa allo
cilindrico, e F#r# ,, o centi nata fo-
no a color d^r<9 : la ftatua , che vi è
fopra , e dipinta ad imitazion del marmo : e dalf elmo %
che ha in tefia, dallo feudo e daìYajia (s), che tiene col-
Tom.IV. Pit. B la

2fc/fo c<#T #1 WCW. Fu Trovata il i. di
aprile del i762. «^/i fcavi di Civita .

(2) 2)heajì propriamente aedicula : Minuzzo Fe-
lice cap. 32. templum quod ei extruam , quum to-
*us hic Mundus ejus opere fabricatus eum capere
non poffit ? Et quum homo latius maneam, intra
imam aediculam virn tantae majeftatis includami M
Plinio XXXVL 5. Aedicula ejus tota aperitur , ut
confpici poffit effigies deae . Potrebbe anche dirfi de-
lubrum , fecondo il fentimento di Varrone , _ il quale
traile altre fpiegazioni di quejla parola, dice preffb
Servio Aen. II. 225. in qUO figunt candelam cande-
labrum appellant ; ile in quo deum ponunt, delu-
Irum dicunt : fi veda il Ricquio de Capit. 12. <?
* 3 • I Greci par de lo dicefero talvolta amo» ; fi
veda il Tefaro in tal voce: e più fpejjb col nome

generico vclov ; leggendofi negli Atti degli Apoftolì
cap. 19. 24. di un argentiere * che facea in Ffefo
vclÙq àgyvpss A*/jt£fjn'ècg, tempietti di argento di Dia-
na : vale a dire delle nicchie portatili coli' immagine
di quella dea. Erodoto IL 63. parlando della fejìa %
che celebravafi in Egitto da' facerdoti , e dal Popolo
hattendofi fcambievolmente con bafloni, in onor di Mar-
te , che tento violar la Madre, dice, che ilJimula-
ero di quefto dio prtavafi fopra un carro a quattro
ruote in una nicchia di legno dorato ù VYiq ^iHLp^

(3) V elmo , lo feudo , e V afta fono le arme »
che dà Ovidio a Marte Faft. IV.

Bellica depofitis clipeo paullifper , & hafta
Huc ades, & nitidas caffi de iolve comas.
né Omero II. O- ifio. e fegg. gliene dà altre parlan-


 
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