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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 4) — Neapel, 1765 [Cicognara, 2645-5]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9171#0202
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188 TAVOLA XL

tietie colle due mani , è tragica : X ordigno , su cui par
che voglia appoggiarla, finge il color del legno te).

xpnccg rs Ù7to^o7iécóQ ÙKéovTOLQ , mi fJLV nxpmfiai'w- fonam tunc ufurpatam intuens, coronarci e capite fuo

?a.g rég $u0/j(,8g, kcci toc fjLsrpx tTig SsSofiévyjg è^dmccg:, in eam tranftulit ,^ atque eo habitu ridens , nullo

bifogna imitar gì* Iftrioni, i quali fentono il Sugge- fentiente , expiravit.

ritore , e non efcono dalle cadenze e dalle mifure (3) S'incontrano fimili finimenti per appoggiarvi
della facoltà, che fi da loro. Del rejlo nella raccol- gli arnefi teatrali in altri pezzi antichi preffo il Fi-
fa delle Mafchere Antiche del Ficoroni Tav. 33. e coroni nelle Mafchere , ed in altri raccoglitori di an-
42. Ji vedono figure finali alla qui dipinta , in atto ti cagli e. I pittori hanno unfirnile finimento, che chiu-
di riguardar mafchere , che tengono tra le mani : ed mano cavalletto: 1 Latini diceano sì fatte machi-
acconciamente riferifce egli il fatto dell'ijlrione M. Ofi- ne cantherios e caballos ; fi veda Voffio Etym. in
lio Ilaro, il quale, come racconta Plinio , nel convito cantherius.
fatto per la vittoria da lui ottenuta nel teatro , per-

ras

TAVOLA XLI.
 
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