254 TAVOLA LII.
quefto, e à^Salbero , fon di un colore incerto . Più fotto
la rupe, e come in un antro adorno di feftoni, e bende,
fpa fttuati (òpra una di color bianchiccio , alla quale
è appoggiato un , tre Idoletti , dipinti tutti di un
color verdiccio: quel di mezzo è più grande (I2), e tiene
nella defira una patera , nella fmiftra un ^VyS , fe pur
non fia altro iftrumento : gli altri d//^ hanno sulla te-
fta un ornamento, forfè il folito fior di /^,che portano
le deità Egizzie. Lo fpazio tra quefìi Idoli, e la Ninfa,
rapprefenia acqua .
Il fregio di fotto è tutto dipinto a chiarofcuro : le te-
Jte alate (I4) di Medufa co' loro arabe/chi , fono a color
bianco, e così parimente i tre Genii , i quali (ottengono
d(/chi con frutta ; e quel di mezzo, oltre al dìfco , por-
la anche una fpeeie di corona colla fìniftra.
(12) In una antica pittura trovata in Roma negli che più tqflo Ji rapprefentaffe Ifide in mezzo ; Diana,
érti Barberini, in cui anche Ji vedono rupi , alberi, detta dagli Egizzii Bubafìe , a Jinijlra : ed a defira
acqua , e are, Ji ojferv a parimente un tempietto , con Apollo tpreJfogli Egizzii Oro {H quale , come dimojlra
tre Idoli quafi del tutto Jimili a' nojlri : ejfendo quel Cupero Harp- p. 4. era lo fiejfi» , che Arpocrate ) fuoi
di mezzo più grande, quello a Jinijlra meno alto , figli'fi veda Erodoto IL 15 6.B fe a taluno faceffe d/ffi-
e'I terzo più piccolo degli altri: non vi fi dijlinguono colta il veder qui nuovamente Ifide, la di cui ftatuaé
£erò fimboli 0 per poca cura nel ritrarrli , 0 perchè man- pqfla feparatamevite fotto /'albero ; potrebbe dirfi , che
cavano nell'intonaco . L' Olftenio , che ne fa la fpìegazio- non Ilide ,ma Latona fia quella pojla tra Bubafte , ed
ne To. IV. A. R. Graev. p. 1800./^ ne fpedìfce in Oro : fcrivendo lo Jlejfo Erodoto hcf che gli Ègizzii
poche parole con dir, che fia Diana rapprefentata fotto credeano , che Latona fifie fiata la nutrice, e la confer-
ie tre diverfe immagini di Diana, Prcferpina, e Lu- mirice de*due figli di Ifide:e poco prima avea detto,
cina. Gli contradice in ciò il Cupero Mon. Antiq. p. che in Buto Ji vedsa il tempio di Diana, e dimoilo,
207. fofìenendo, che /'Ecate triforme era un corpo con e quello di Latona famofj per gli oracoli, che da que-
tre tede : SKclr/} Tpinpótjunoc. detta perciò da Artemidoro fta fi davano . Ma fia Ifide, 0 Latona la figura di mezzo,
II. 42. R Ottone de diis ViaJ. VI. p. 90. riprendendo la differenza della Jlatura tra le due laterali corrijpon-
anche egli V Oljlenio , vuole , che Ecate avejfe tre corpi, derebbe all'opinione di quelli, che credeano Diana nata
ma uniti in un foto tronco, non feparati . Quefia nojlra prima di Apollo: Callimaco H.in Del. v 202. e v.255.
pittura dunque può illuflrar quella di Roma : vedendofi e ivi Spanemio : Libanio^o.ll. p.662. deci. 32. Ser-
chiaramente dal fior di loto, che nella nojlra fi dilìin- vio Aen. III. 73.
gue, che fieno quejle tre deità Egizzie . In una gemma (13) Se fi voglia un tirfo , potrebbe alludere all'ef-
$rejfò il Cupero Harp. p. 35. e in un'altra preffó lo Jlef- fer Ifide creduta moglie di Bacco: benché potrebbeeffere
Jò p. 46. e prejfo il Pignorio in AucStar. fi vedono uni- anche un fiftro, non diflinguendofi bene sull' intonaco.
//' Ifide, Ofiride , e Arpocrate in figura puerile . (14) Non è nuovo il vederfi la tefta di Medufa ala-
Potrebbe dirfi lo Jlejfo della nojlra pittura ancora, ta anche nelle medaglie: fi veda B^<?ro Th.Bran.p. 5 5 3.
Mal'ineguzl grandezza delle tre figure fece fofpettare, * Apllodoro Ut). II. dà infatti alle Gorgoni le aie .
TAVOLA LUI.
quefto, e à^Salbero , fon di un colore incerto . Più fotto
la rupe, e come in un antro adorno di feftoni, e bende,
fpa fttuati (òpra una di color bianchiccio , alla quale
è appoggiato un , tre Idoletti , dipinti tutti di un
color verdiccio: quel di mezzo è più grande (I2), e tiene
nella defira una patera , nella fmiftra un ^VyS , fe pur
non fia altro iftrumento : gli altri d//^ hanno sulla te-
fta un ornamento, forfè il folito fior di /^,che portano
le deità Egizzie. Lo fpazio tra quefìi Idoli, e la Ninfa,
rapprefenia acqua .
Il fregio di fotto è tutto dipinto a chiarofcuro : le te-
Jte alate (I4) di Medufa co' loro arabe/chi , fono a color
bianco, e così parimente i tre Genii , i quali (ottengono
d(/chi con frutta ; e quel di mezzo, oltre al dìfco , por-
la anche una fpeeie di corona colla fìniftra.
(12) In una antica pittura trovata in Roma negli che più tqflo Ji rapprefentaffe Ifide in mezzo ; Diana,
érti Barberini, in cui anche Ji vedono rupi , alberi, detta dagli Egizzii Bubafìe , a Jinijlra : ed a defira
acqua , e are, Ji ojferv a parimente un tempietto , con Apollo tpreJfogli Egizzii Oro {H quale , come dimojlra
tre Idoli quafi del tutto Jimili a' nojlri : ejfendo quel Cupero Harp- p. 4. era lo fiejfi» , che Arpocrate ) fuoi
di mezzo più grande, quello a Jinijlra meno alto , figli'fi veda Erodoto IL 15 6.B fe a taluno faceffe d/ffi-
e'I terzo più piccolo degli altri: non vi fi dijlinguono colta il veder qui nuovamente Ifide, la di cui ftatuaé
£erò fimboli 0 per poca cura nel ritrarrli , 0 perchè man- pqfla feparatamevite fotto /'albero ; potrebbe dirfi , che
cavano nell'intonaco . L' Olftenio , che ne fa la fpìegazio- non Ilide ,ma Latona fia quella pojla tra Bubafte , ed
ne To. IV. A. R. Graev. p. 1800./^ ne fpedìfce in Oro : fcrivendo lo Jlejfo Erodoto hcf che gli Ègizzii
poche parole con dir, che fia Diana rapprefentata fotto credeano , che Latona fifie fiata la nutrice, e la confer-
ie tre diverfe immagini di Diana, Prcferpina, e Lu- mirice de*due figli di Ifide:e poco prima avea detto,
cina. Gli contradice in ciò il Cupero Mon. Antiq. p. che in Buto Ji vedsa il tempio di Diana, e dimoilo,
207. fofìenendo, che /'Ecate triforme era un corpo con e quello di Latona famofj per gli oracoli, che da que-
tre tede : SKclr/} Tpinpótjunoc. detta perciò da Artemidoro fta fi davano . Ma fia Ifide, 0 Latona la figura di mezzo,
II. 42. R Ottone de diis ViaJ. VI. p. 90. riprendendo la differenza della Jlatura tra le due laterali corrijpon-
anche egli V Oljlenio , vuole , che Ecate avejfe tre corpi, derebbe all'opinione di quelli, che credeano Diana nata
ma uniti in un foto tronco, non feparati . Quefia nojlra prima di Apollo: Callimaco H.in Del. v 202. e v.255.
pittura dunque può illuflrar quella di Roma : vedendofi e ivi Spanemio : Libanio^o.ll. p.662. deci. 32. Ser-
chiaramente dal fior di loto, che nella nojlra fi dilìin- vio Aen. III. 73.
gue, che fieno quejle tre deità Egizzie . In una gemma (13) Se fi voglia un tirfo , potrebbe alludere all'ef-
$rejfò il Cupero Harp. p. 35. e in un'altra preffó lo Jlef- fer Ifide creduta moglie di Bacco: benché potrebbeeffere
Jò p. 46. e prejfo il Pignorio in AucStar. fi vedono uni- anche un fiftro, non diflinguendofi bene sull' intonaco.
//' Ifide, Ofiride , e Arpocrate in figura puerile . (14) Non è nuovo il vederfi la tefta di Medufa ala-
Potrebbe dirfi lo Jlejfo della nojlra pittura ancora, ta anche nelle medaglie: fi veda B^<?ro Th.Bran.p. 5 5 3.
Mal'ineguzl grandezza delle tre figure fece fofpettare, * Apllodoro Ut). II. dà infatti alle Gorgoni le aie .
TAVOLA LUI.