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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0188
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140 TAVOLA XXXIX. XL.

rio ^4) , fé non folle con molta ragione da altri polla
in dubbio ^ .

fieppe far fervire la religione a'fiuoi difegni.

(4) Fu ritrovata quefla te'la , di marmo nero ,
in Litemo ( oggi Patria ), come ci afìcura il Fabri
n. 49. a cui tanto bajlò -per decidere , che così quejla,
cerne le molte altre immagini fimili a quejla , che fi
vedeano in gemme prefo V Orfini , fojfero di P. Cor-
nelio Scipione africano ; fondandofi /opra la iejlimo-
nianza di Livio XXXVIII. 56. che così fcrive di
lui : Alii Romae , alii Literni & mortuum , & fe-
pultum : utrobique monumenta ofìenduntur , &
ftatuae : nam & Literni monumentimi , monumen-
toque ftatua fuperpofita fuit , quam temperiate dis-
jectern nuper vidimus ipfi ; & Romae extra portam
Capenam in Scipionum monumento tres ftatuae funt,
quarum duae P. & L. Scipionum dicuntur effe ,
tertia poetae Q. Ermii . Ma giudiziofamente riflette
il Gronovio A. G. IH. p. non efer nece farla conse-
guenza , che fia quella V immagine di Scipione Afri-
cano , perchè fu trovata in Literno , come fé non al-
tra fatua , né altro fepolcro avejjè potuto efière in
quei luoghi , fé non del fio Africano . Ed oltracciò
ajjài più verifimile è il penflero dello fiefo Gronovio,
che crede rapprefentata la vera immagine di quejlo
nello Scudo d'argento pubblicato dallo Sponio Mifc.
Er. Ant. p. 152. dove è efpreffa la fatuo fa azione di
Scipione, ( raccontata da Livio XXVI. 49. e da al-
tri ) che refe ad Alludo , nobile Ceitibero , intatta
la fua fpofa , di fingolar bellezza , eh' era fiata fat-
ta prigioniera . Ora il volto di Scipione , che certa-
mente è figurato in quel Clipeo , e che corrifponde
così bene colla bellezza e maefta fua , e colla lunga
capellatura alla deferizione fattacene da Livio XXVUL
35. quanto è firn ile al butto di marmo prefo il Be-
gero Thef. Brandeb. To. IH. p. 331. creduto da que-
jlo dotto Antiquario dello fiefo Scipione Africano ; al-
trettanto è diverfo dalla tefla del Fabri . Ne meno
plaufibile è V altro fofpetto dello fleffo Gronovio, che
riconofee una certa fomiglianza tra una delle imma-
gini rammentate dal Fabri , e credute dell' Africa-
no , col volto di Gordiano III. il quale ( come fcrive
Capitolino in Gord.) era molto fimi le a L. Scipione
Afiatico 3 fratello maggiore di Scipione Africano

( Livio XXXVII. 58. e XXXVIII. 54. ), per dedurne,
che di quello, e non di quefio pofa dirfi piuttojìo l'ini'
niagine fuddetta .

(5) L'altro argomento , che porta il Fabri per
provare , che quella tefla fia di Scipione Africano
maggiore, è la rafura de' capelli, e della barba : ma
è chiaro lo sbaglio , eh' ei prende ; poiché Plinio VII.
59. ( eh'ei cita ) parla del fecondo Africano , non
del primo : Primus omnium radi quotidie inftituit
Africanus fequens : e così anche Gelilo III. 4. Or
quejlo ( che fu figlio di Paolo Emilio , e adottato
da Scipione , figlio del primo Africano , e perdi}
detto P. Scipione Emiliano) fu anche egli uomo gran-
difimo, e illuflre a par dell'avo, non meno in guerra,
che in pace ( lodato fommamente da Cicerone , Livio ,
Polibio , Appiano , Vellejo ,Eutropio , e da tutti in fiam-
ma gli fiorici delle cofie Romane ; come può vederfi
nella vita fcrittane da Sigonio ) ; ed ebbe parimente
il cognome di AfFricano per aver difirutta Cartagine:
e quando bajlafe a decidere la fola rafura de' capelli,
e della barba , potrebbe a quefio piuttojìo , che all' al-
tro attribuir/i quella tefla , e le immagini fimili al-
la medefima j convenendogli anche l'età , giacche mo-
rì egli di cinquantafiei anni ( Vellejo lì. a. ) . Su quefla
Jlefa ragione della barba rafa ( che non può certamente
convenire né «//'Affricano maggiore,«è al fiuo fratel-
lo Afiatico , dicendo efprefamente Plinio , e Gelilo
11. ce. che in quei tempi ufiavafi portar la barba )
potrebbe con gran fondamento crederjl del Secondo
Affocano la tefla efprefa in crirtallo nel Mufeo Ode-
fcalchi To. I. Tav. XXIV. col nome Scipio ; attribuita
dall' Editore di quel Mufeo a//'Affricano maggiore per
quella ragione appunto , per cui non può convenirgli »
vale a dire per la barba rafa , con uno errore tanto
più notabile in lui , perchè era fiato già avvertito
nel Fabri dal Gronovio , che non dovea a lui efere,
ignoto . Or trovandoli non piccola fomiglianza tra que-
jla tefla in criftallo col nome del Mufeo Odeicalclii
colla tefla in marmo del Fabri , e col nofiro bronzo
( quantunque per altro in qv.efii due di età più avan-
zata ) farebbe quefio un nuovo argomento per ffipet-
tare nel ncftro buffo il Secondo Scipione Affricano.

TAVOLA XL
 
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