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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0025
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9

TAVOLA III.

IM O S T R A quefta flatuetta W una
maniera Etrufca (2). Il ve/o poi, che le
fcende dalla tefta e molto più la co-
ro/m radiata la dichiarerebbero per Giu-
none ^ *, alla quale il pomo, o granato,
che fia , accrefcerebbe pregio grandiffi-
mo : fe pur quetto ditìintivo non vc-
leffe a taluno farla credere piuctofto una Fenere ^ .
Tom. II. Bron. B TAVOLA IV.

(1) Fu trovata sul cominciar/i le fcavazioni di Portici.

(2) Se anche non fojfe noto da Strabone V. p. 247.
de Ercolano fu alitato dagli Etrufci;lo dimofirereb-
ìono i molti loro monumenti ivi trovati.

(3) Per lo più così fi ojferva Giunone ; e le ra-
gioni , per cui fe le attribuì [ce ■particolarmente la tejla
coverta, fi vedano in Albrico D. I. \\. e ne'Comen-
latori : rapprefentando effa V aria y ed effendo la dea,
che prefedea ai matrimoni!, e alle fpofe, delle quali
era proprio portar coverto il capo, anche prejfo i To-
fani : Muf. Etr. To. III. CI. III. Tav. ai. e 22.

(4) Si vedano le Tav. XXIII. e iegg. Tom. I.
Mul. Etr. ove il Gori illuflra più idoletti Etnfici di
Giunone . Era quefta Jpecialmente venerala da' Fali-
fci ( detti perciò Junonicolae da Ovidio Faft. VI. 49.
come da Frontino è detta Coionia Junonia quella Cit-
tà ) con culto fpeciale , definito dallo fiejfo Ovidio
Amor. HI. 17. dove ejpreffametlte dice effer la Giu-
none Argiva pel culto portato colà da JLlefo ; ficcarne
de'nojìri Picentini dice Plinio III. V. A Surrento ad

Silarum amnem triginta millia paffuum ager Picenti-
nus fuit Tulcorum: tempio 'Junonis Argivae ab Jal'one
condito infignis : e propriamente nel luogo detto oggi
Gifoni , quafi Junonis fanum , come nota ivi Ardui-
no. Or la flatua di Giunone Argiva aveva la corona,
in tefia , nella dejlra il granato , e nella finijìra lo
fcettro col cuculo in punta, come è defcritta da Pau-
fania II. 17 • e dallo Scoliate di Teocrito Id. XV. 64.
e nelle medaglie ha parimente il velo in tefia.

(5) Paufania II. 17. Giunone Argiva hxtx tmv ysipw
t/j \xh y.ap7rò'; Qépsi qoicic : in una delle mani porta
il frutto del granato . La ragione perchè fe le dava
tal frutto , era un mifiero prejfo gli antichi ; come dice lo
fi effa Paufania . L'Oleario a FiMrato Apoll. Tyan.
IV. 28. fofpetta, che fifij'e per fimbolo della fecondila,
per la qual ragione fi dava anche a Venere Genitri-
ce, come fi ricava da Antifane prejfo Ateneo III. p.84.

(6) Guanto conviene a Venere il pomo, è notif-
fimo ; ed è noto ancora , che Venere Marita, e Ve-
nere Genitrice fi confondono con Giunone.
 
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