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TAVOLA LXV.
fon parimente di argento W.
GUALE nella bellezza , e nel lavoro
al Cavallo ^ su cui è fttuato *4leJ[andro,
è quefio ancora W ^ il quale effendo e
più fvelto, e piti fmilzo dell'altro ^ com-
parifce ancora piti lungo ^ i del refto
gli ornamenti della teftlera , e del mor-
Jò fon gli fteffi, e le borchie, o rojeite
(1) Fu ritrovato nelle fcavazioni dì Portici il
mejft di Ottobre del 17Ó1. infieme Colla Jlatuettct
equeflre di Aleflandro ; e Jìccome fi trovò quefio Ca»
vallo in più pezzi t così la jlatua , che doVea efièr
compagna dell' Aleflandro, non fu pqfìbile il ritrovar-
la , 0 perchè confumata intieramente dal tempo , 0 for-
fè perchè favata prima da altri.
(2) Le bellezze , e le qualità de* Cavalli fot de*-
frìtte da Virgilio Georg. III. 76. e fegg. da Ora~
zio I. Sat. II. da Grazio Cyneg. v. 497. e fegg.
Oppiano Kvv/iy !• 'I(50- * fegg. Senofonte ni pi imt.
Varmne R. R. II. 7. Cohmella VI. 29. Palladio IV. 13.
il quale nota traile altre perfezioni del Cavallo latUs
longiflimum; e Ifìdoro XII. 1. latus longum fubfìri-
&iu$ : è notabile pariménte quel thè ferivi Vartotiè
li c. coda ampia > fubùrifpa i e Columella 1. c. cauda
longa , 8t fetofa j crifpaquè , come fi offerta nel rioflrò-.
Si veda aiìcbe Vegezìo IV. Art. Vet. 6. iul merito de*
cavalli per riguardo alle pittii \ ed è notò , òhe gli
antichi /limavano più di tutti t cavalli della Teffa^
glia-, onde anche l'oracolo di iDelfo preffo Ateneo VII,
5. p. 278. dichiarò, che i migliori cavalli erano ì
Teflali » le migliòri dortne le Spartane ! che fi legge
anche preffo Strabone X. p. 449» è più dijiefo preffo
Tzetze Ch.il. IX. 291.
(3) Oltrt a Polluce X. 54. fi Vèda quel thè bf-
ferva il Fabrettì Col. Tn p\ ti6. sulk redini» è
sul niorfo de cavalli »
TAVOLA LXVI.
TAVOLA LXV.
fon parimente di argento W.
GUALE nella bellezza , e nel lavoro
al Cavallo ^ su cui è fttuato *4leJ[andro,
è quefio ancora W ^ il quale effendo e
più fvelto, e piti fmilzo dell'altro ^ com-
parifce ancora piti lungo ^ i del refto
gli ornamenti della teftlera , e del mor-
Jò fon gli fteffi, e le borchie, o rojeite
(1) Fu ritrovato nelle fcavazioni dì Portici il
mejft di Ottobre del 17Ó1. infieme Colla Jlatuettct
equeflre di Aleflandro ; e Jìccome fi trovò quefio Ca»
vallo in più pezzi t così la jlatua , che doVea efièr
compagna dell' Aleflandro, non fu pqfìbile il ritrovar-
la , 0 perchè confumata intieramente dal tempo , 0 for-
fè perchè favata prima da altri.
(2) Le bellezze , e le qualità de* Cavalli fot de*-
frìtte da Virgilio Georg. III. 76. e fegg. da Ora~
zio I. Sat. II. da Grazio Cyneg. v. 497. e fegg.
Oppiano Kvv/iy !• 'I(50- * fegg. Senofonte ni pi imt.
Varmne R. R. II. 7. Cohmella VI. 29. Palladio IV. 13.
il quale nota traile altre perfezioni del Cavallo latUs
longiflimum; e Ifìdoro XII. 1. latus longum fubfìri-
&iu$ : è notabile pariménte quel thè ferivi Vartotiè
li c. coda ampia > fubùrifpa i e Columella 1. c. cauda
longa , 8t fetofa j crifpaquè , come fi offerta nel rioflrò-.
Si veda aiìcbe Vegezìo IV. Art. Vet. 6. iul merito de*
cavalli per riguardo alle pittii \ ed è notò , òhe gli
antichi /limavano più di tutti t cavalli della Teffa^
glia-, onde anche l'oracolo di iDelfo preffo Ateneo VII,
5. p. 278. dichiarò, che i migliori cavalli erano ì
Teflali » le migliòri dortne le Spartane ! che fi legge
anche preffo Strabone X. p. 449» è più dijiefo preffo
Tzetze Ch.il. IX. 291.
(3) Oltrt a Polluce X. 54. fi Vèda quel thè bf-
ferva il Fabrettì Col. Tn p\ ti6. sulk redini» è
sul niorfo de cavalli »
TAVOLA LXVI.