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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0279
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TAVOLA LXVIII.

UANTUNQUE nè pur quello bron-
zo W abbia alcuna particolar divifa per
effere con ficurezza riconofciuto *, può
ad ogni modo dirli, con molta verifl-
miglianza un apollo ^ , a cui la chio-
ma folta , e inanellata ^ , e '1 vol-
to giovanile W , e viflofo (s) propria-

mente convengono.
Tom.II. Bron.

(1) E compagno dell'altro dellaTzv. precedente .

(2) La nudità, la vefte femplice, i coturni non
potendo appartenere, che ad un dio , o ad un Eroe ; nel
dubbio piuttqfto dee creder/i un Nume , come più noto,
e più frequente ad effèr rapprefentato ; e anche per
vederfi accompagnato con una dea. All' incontro fpef-
JìJJìmo è così figurato apollo , come qui Ji vede:
e può ojfervarji in Montfaucon To.I. Tav. 49. e fegg.
e Muf. Etr. Tab. 32. 33. e 34. Onde Majjimo Tirio
DiflTert. XXVI. (0 XIV. p. 157. ) dice , che gli ar-
tefici lo rapprefenfavano come un giovanetto feminudo
con piccola clamide , fjLSipxxiou ybjj.vèv sx yPiXfJLtjStou'

(3) E* notijjìma la chioma di queflo dio: Apollo-
nio lì. Arg. 710. Tibullo III. El. IV. 34. Callimaco
H. in Apollin. v. 32. e tutti infornata i poeti . Igino
Fav. IX. dice, che i figli di Ni ohe deprezzavano
Apollo, quod veftem deorfum cinctus , & crinitus
efìet . Eliano V. H. 1. 20. fcrive, che Dionifio tolfe

Kk

TAVOLA LXIX.

ad Apollo XP11^ fìoorpux%S, * ricci d'oro.

(4) Apollo da Orazio è detto laevis , appunta
perchè fempre sbarbate : fi veda Albrico IV. D. I. Ful-
genzio Myth. I. 17. egli altri.

(5) Virgilio III. Aen. 119.

Taurum Neptuno, taurum tihi, pulcher Apollo :
dove Servio nota , che Virgilio è riprefo da molti per
aver dato V aggiunto di pulcher ad Apollo ; pulcros
enim a veteribus exoletos diótos : nam & apud Lu-
cilium, Apollo pulcher dici noluit . ó7 veda però il Gro-
mvio a Gelilo Xlll.26. che difende Virgilio.. Del rejìo è
notiffima preffj tutti la bellezza di queflo dio . Si
fece anche qualche rifleffìone sull' indice della deflra
alzato , come per altro fpejjo fi vedono rapprefenfate le
figure dagli antichi artefici per esprìmere la coflanza,
la fedeltà , la vittoria , 0 piuttqfto per femplice gra-
zia della moffa , come crede il Fabretti Col. Traj. p.5o.
 
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