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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0425
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4°9

ALCUNE

OSSERVAZIONI.

REFEZIONE . Può quefta mano
dejìra di bro?izo W colle prime tre dita
alzate, e colle due altre chiufe ^, inci-
fa in due vedute , vuota al di dentro,
e con due buchi oppofìi nel braccio ^\
su cui fi leggono , formate con chiodet-
ti , quefte parole : iVumerio ^ Egna-

(1) Fu ritrovata a 8. Gennaro 17^6. in Refina.

(2) La fìeffa fituazione di dita fi vede nella ma-
no della finta Jlatua di Diana nella Tavola XI. del
Tomo I. delle nqjlre Pitture; e in quella del Bacco,
0 Baccante nella Tav. XXII. To. II. Pitt. e in quel-
la del Difcobolo nella Tav. XXV. To. III. Pitt. e
nella Mano Pantea nella Prefazione del I. Tom. de'
Bronzi e oltre alle filmili Mane Pantee , così pari-
mente fi vede in quelle degli Oratori, de' Filofofi , de'
Poeti , generalmente di altre figure , che fi rappre-
Jèntano In attitudine di parlare ; ejfendo quejla la mofi-
fia più naturale , che fuol fiarfi nel gejllre ; onde il
Buonarroti Vetri Antichi p. 81. crede efifier derivato
anche il cojlume de' facerdotl nel "benedire talvolta con
tutta la mano aperta , talvolta colle Jole tre prime
dita , talvolta col pollice, ed indice chiufi, e colle al-
tre dita ritte ; perchè queftl erano l gejli ufiatl dagli
antichi nel difcorrere , e nel fiàlutare , come notano
Quintiliano lnftit. Orat. XI. 3. Fulgenzio Continent.
Virgil. in princ- p. 742. ed Apule)0 Met. II. p. 174.
il quale anche Met. IV. p. 338. fiplega l'altro ge/lo,
che faceafi piegando V indice sul pollice nell' adorare ,
0 fia nel baciar la propria mano , e poi dirigerla ver-
Jo V immagine del Nume , 0 verfio la perfiona , che vo-
lean riverire ; come crede il Salmafio a Voplfco in Prob-

(3) Forfè per efifer fituata fopra qualche legno , 0
altro fulcro; come preffo il Raffi Memorie Brelciane,
e preffo II Montfaucon 8uppl. Tom. I. Tav. LXXXVI.
è la mano , forfè votiva , che porta II dio Tillino fo-
pra un' afta, ed è circondata da un ierpe , che tiene
in bocca un uovo fituato in maniera , che viene ad

ZÌO

*

efifer tra il dito pollice, e /'indice , forfè per efpri-
mere la creazione del Mondo dalla mano di Dl0 , fe-
condo la maniera di penfar degli Eglzzll.

(4) Nume ri us. Il prenome di Numerio era frequen-
te in quefli woftrl luoghi : così ( oltre al marmi di
Ercolano, in cui fpefifo s'Incontra ) il Tempio bìfide
in Pompei fi vede rifatto da N. Popidio Cellino -.così
preffo d'Orvellle Monum. Sic. in una ifcrlzlone della
Città di Campagna fi legge: N. Anius. Succeflus. Au-
guftalis . Nuceriae : così preffo Relnefio V. 23. In una
lunga ifcrlzlone del Collegio dei Dendrofori di Poz-
zuoli fi leggono N. Pollius. Primus . Sen . e N. Pol-
lius . Primus . Iun . e N. Vibius . Speratus.s N.Lu-
cius . Cyricius : così preffo Muratori p. MCXXVII. 4.
in una di Benevento fi legge N. Afinius Fortunatus;
e p. MCDLIII. 9. in un' altra anche di Benevento, N.
Clodius N. F. Pup. Capito. Per quel che riguarda
poi V origine , e' l' fignificato di quello prenome , così
ficrlve Varrone de liber. educand. preffo Nonio cap. 4.
n. 319. ut qui contra celeriter erant nati,fere Nu-
merlos praenominabant; quod qui cito faòturum quid
fe oftendere volebat, dicebat numero id fore : quod
etiam in partu precabantur Numeri'am, quam deam
folent indigitare etiam Pontifices : come legge Scali-
gero a Varrone, e Turnebo Adverf. XXIX. 28. E in-
quanto all'ufo, fi ha da Fejlo in Numerius , che la
fola famiglia Fabia traile patrizie usò queflo prenome,
perchè uno de' Fabii prefie In moglie una rlcchljflma
figlia di Otacilio di Malevento ( detto poi Benevento)
colla condizione, che il primo mafchio portafje il pre-
nome di Numerio. Ed è notabile ancoraché febbene

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