ì
I T A L I
E D A L T R I
STRUMENTI LUSORJ
DEGLI ANTICHI ROMANI.
On v'ha uomo per quanto sia ri-
gido 3 e severo, e da occupazio-
ni 3 e fastidj tenuto oppreiTo , e
legato 3 che pure alcuna vosta^
non isvaghi , e st sciolga , e per
brev’ora. non st dia. in braccio ad
alcun onesto divertimento * Ho-
mìnes a dice Cicerone riella 2.. Philip. > quamvìs m
turbìdìs rebus Jìnt 3 tamen fi modo homìnes funt, ìn-
terdirn animis Yelaxantuv . La cagione di ciò , a_j
mio credere, è lamore. di quella felicità3 che non
trovandost nella iollecitudine , o nella fatica. st cre--
de , che trovar st possa nella quiete, e nelsozio
Ma come alla fatica stam nati , e non. all’ ozio *
C 2. sozio
I T A L I
E D A L T R I
STRUMENTI LUSORJ
DEGLI ANTICHI ROMANI.
On v'ha uomo per quanto sia ri-
gido 3 e severo, e da occupazio-
ni 3 e fastidj tenuto oppreiTo , e
legato 3 che pure alcuna vosta^
non isvaghi , e st sciolga , e per
brev’ora. non st dia. in braccio ad
alcun onesto divertimento * Ho-
mìnes a dice Cicerone riella 2.. Philip. > quamvìs m
turbìdìs rebus Jìnt 3 tamen fi modo homìnes funt, ìn-
terdirn animis Yelaxantuv . La cagione di ciò , a_j
mio credere, è lamore. di quella felicità3 che non
trovandost nella iollecitudine , o nella fatica. st cre--
de , che trovar st possa nella quiete, e nelsozio
Ma come alla fatica stam nati , e non. all’ ozio *
C 2. sozio