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Ficoroni, Francesco de'
I Tali Ed Altri Strumenti Lusorj Degli Antichi Romani — Roma, 1734 [Cicognara, 1651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.27712#0163
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DEGLI ANTICHI ROMANI. 141

poi, che prendono il Fritillo per la Torre ricorre
la difficoltà di sopia. Che pena sarebbe stata di quel
celebre giuocatore, quando viveva, il giuocare_*
dopo morte con una torre aperta di sotto, se tutte
erano così?

Uno di tali istromenti fu ritrovato in uno
scavo di Antichità profàne non molti. anni sono.
Vien egli riportato in istampa dal Boldetti col suo
spaccato nel libro sopracitato de’ Cemeterj . E' egli
affatto tale, quale sogliono estere i Bustoli, den-
tro cui si raccolgono i lupini, o altro legume nelle
radunanze, quando danno il Joro voto . Ha l’orla-
tura della bocca piu larga del collo, eft ventre, dirò
così, un poco più largo della bocca . Nello stretto
del collo , però al di dentro , vi st vedono tre cir-
coli di risalto, come scalini mezzo dito distanti uno
dalsaltro. Pare, che un tal bustolo abbia le qua-
lità sopra descritte della Torre ; ma questi però ha
il fondo , e quella nò . Doverebbonst gettar le_>
Tessere con roversciare, o piegare la torre ; se_j
questa fosse come il Bussolo col fondo . E pure, con™
forme alsepigramma citato di sopra di un’Anonima
antico, la torre fissà in una parte del Tavoiiereu
Vomìt alternìs tejjeruìas gradibus $ coerentemente
al che dice Sidonio Apollinare lib. 8. ep. 12. Hic
tabula caìiulis ftrata b.icoloribus} bìc TeJJera fre
quens eboratis refultatura Vyrgorum gradibus.

Pare dunque , che sia cosa diflerente il Fri-
tillo, e la Torre. Quindi presso il Radero, Tur-
nebo, che al lib. y. avea assserito, essere una cosa.
 
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