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Raffaello <Sanzio>; Gruner, Ludwig [Hrsg.]; Grifi, Antonio [Ill.]
I mosaici della cupola nella Capella Chigiana di S. Maria del Popolo in Roma — Rom, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.26610#0009
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AVVERTIMENTO

JLja forza di alcune imprevedute ed insuperabili circostanze mi ha co-
stretto a non potermi valere della illustrazione delle mie incisioni, scritta,
conforme promisi nel manifesto, dal chiaro signor Antonio Bianchini, ed
a sostituire invece quella dettata dall’ egregio signor Antonio Grifi; laonde
mi credo in dovere di render conosciuto questo cambiamento, voluto dalla
necessità, a tutti que Signori che si associarono alla presente opera. Sem-
brami giusto eziandio, che io qui faccia motto dei lavori del Cades, i quali
sono conservati nel romano archiginnasio, e che servirono di ajuto alla
mia opera, essendo essi una porzione dei lucidi da lui tratti dai musai-
ci stessi.

Siccome poi da taluno mi si potrebbe apporre come cosa inconveniente
che un opera A arte, condotta da un artista tedesco, e dedicata ad un illustre
personaggio inglese, venga accompagnata da una descrizione italiana, così,
a prevenire tale obiezione, piacemi di assegnar le ragioni che a ciò mi
persuasero. Il feci primieramente, perchè io riguardo la lingua italiana co-
me propria delle arti belle, non escludendo che intorno ad esse non sia-
no state scritte molte ed eccellenti opere dagli stranieri, ritenendo pero
sempre, che l’idioma d’Italia abbia somministrato loro quelle voci che so-
glionsi chiamar tecniche; secondo, perchè trattandosi di mettere in luce per
via d’incisioni un opera uscita dalla mano dell’immortai Raffaello, da
quanto sembrami, non sarebbe stato benfatto illustrarla con altro linguag-
gio, oltre quello che si parla nel bel paese ove sortì i natali d principe dei
pittori; in terzo luogo finalmente, perchè stimai, che esercitando io le arti
in Roma, fosse indispensabile affidar la parte storica e descrittiva del mio
lavoro ad un letterato romano, per esser questi nudrito, mi si permetta di
così esprimermi, in mezzo ai prodigi delle arti, ed accostumato a vedersi di
 
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