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Non poteva esservi per noi cosa: più gradevole,
quanto il vedere l'Opera nostra fregiata del rispettabile
Nome di un Uomo,il quale oltre all'augusto Carattere
che lo distingue, forma la delizia, e l'ammirazione di
chiunque ha la sorte di avvicinarsegli.
Se la Vostra modestia non cel vietasse, avremmo
onde occuparci lungamente dei meriti, e delle qualità
che Vi adornano. Pure a fronte del nostro silenzio 5 troppo
ornai si parla di Voi dovunque pel corso di quattro lustri
faceste soggiorno, non tanto pel felice disimpegno delle
Diplomatiche Missioni dal Vostro illuminato Sovrano
affidatevi; quanto ancora per la testimonianza che giu-
stamente vi rendono i Letterati, e gli Artisti più insigni
che Vi conoscono.
Sia dunque persuasa l'È. V. che nella fattavi offerta
altro non abbiamo avuto in animo, se non se di unirci
in qualche maniera all' universalità dei Dotti, e degli A m-
miratori del Vostro merito, rendendogli quel tributo che
per noi si poteva, di stima e di venerazione,colla quale
abbiamo l'onore di essere
Di V. E.
Firenze 20. Settembre 1803.
Devotiss. Obbligatiss. Servitori
Gli Editori
Non poteva esservi per noi cosa: più gradevole,
quanto il vedere l'Opera nostra fregiata del rispettabile
Nome di un Uomo,il quale oltre all'augusto Carattere
che lo distingue, forma la delizia, e l'ammirazione di
chiunque ha la sorte di avvicinarsegli.
Se la Vostra modestia non cel vietasse, avremmo
onde occuparci lungamente dei meriti, e delle qualità
che Vi adornano. Pure a fronte del nostro silenzio 5 troppo
ornai si parla di Voi dovunque pel corso di quattro lustri
faceste soggiorno, non tanto pel felice disimpegno delle
Diplomatiche Missioni dal Vostro illuminato Sovrano
affidatevi; quanto ancora per la testimonianza che giu-
stamente vi rendono i Letterati, e gli Artisti più insigni
che Vi conoscono.
Sia dunque persuasa l'È. V. che nella fattavi offerta
altro non abbiamo avuto in animo, se non se di unirci
in qualche maniera all' universalità dei Dotti, e degli A m-
miratori del Vostro merito, rendendogli quel tributo che
per noi si poteva, di stima e di venerazione,colla quale
abbiamo l'onore di essere
Di V. E.
Firenze 20. Settembre 1803.
Devotiss. Obbligatiss. Servitori
Gli Editori