53.
una di Apollo, l'altra di Cerere, da Baccio
Bandinelli scolpite. La donna fu prima un' Eva,
che dovea stare con Adamo, dietro 1' aitar mag-
giore del Duomo, ma poi mutato pensiere fa
da lui convertita in una Cerere, e donata alla
Duchessa Eleonora in compagnia dell'Apol-
lo (i). Cosimo I. commise al Buontalenti (?)
questo bizzarro edilizio, per ivi situar quattro
grandi statue di Prigionieri, che Michelangiolo
lasciò soltanto abbozzate , pel sepolcro di Papa
Giulio, e da Leonardo Bonarroti nipote ed
erede donate al Duca. Per accompagnare il
carattere rozzo dei bozzi immaginò l' Architet-
to formar la grotta di concrezioni, e ingemma-
menti selenitici e tartarosi, volgarmente detti
spugne o spugnoni, facili a trovarsi nelle no-
stre colline (3); e negli angoli situò le bozzate
figure come ora si vedono, in atto di reggere
gran quantità di quelle spugne, ma ad oggetto
che quivi agli studiosi servissero d'ammaestra-
mento nell' arte d' abbozzare il marmo (4)°, giac-
ché il bozzare di Michel Angelo mostrava un
buon metodo per operar sicuro(S); ed il rima-
nente della Grotta ornò di figure e d'animali,
da lui stesso formati parimente di concrezio-
ni (6). All'apertura, che vedesi in mezzo alla
cupola, immaginò di porre un recipiente di
(i) Vasari 1. cit.
(2) Baldinucci , Tom. VII. pag. i(.
(3) Targioni, Viaggi della Toscana, Tom. 1 pag. 3^0
(4) Baldinucci, 1. cit.
(5) Ivi, l. cit.
(6) Vasari, Tom. X. pag. 217.
una di Apollo, l'altra di Cerere, da Baccio
Bandinelli scolpite. La donna fu prima un' Eva,
che dovea stare con Adamo, dietro 1' aitar mag-
giore del Duomo, ma poi mutato pensiere fa
da lui convertita in una Cerere, e donata alla
Duchessa Eleonora in compagnia dell'Apol-
lo (i). Cosimo I. commise al Buontalenti (?)
questo bizzarro edilizio, per ivi situar quattro
grandi statue di Prigionieri, che Michelangiolo
lasciò soltanto abbozzate , pel sepolcro di Papa
Giulio, e da Leonardo Bonarroti nipote ed
erede donate al Duca. Per accompagnare il
carattere rozzo dei bozzi immaginò l' Architet-
to formar la grotta di concrezioni, e ingemma-
menti selenitici e tartarosi, volgarmente detti
spugne o spugnoni, facili a trovarsi nelle no-
stre colline (3); e negli angoli situò le bozzate
figure come ora si vedono, in atto di reggere
gran quantità di quelle spugne, ma ad oggetto
che quivi agli studiosi servissero d'ammaestra-
mento nell' arte d' abbozzare il marmo (4)°, giac-
ché il bozzare di Michel Angelo mostrava un
buon metodo per operar sicuro(S); ed il rima-
nente della Grotta ornò di figure e d'animali,
da lui stesso formati parimente di concrezio-
ni (6). All'apertura, che vedesi in mezzo alla
cupola, immaginò di porre un recipiente di
(i) Vasari 1. cit.
(2) Baldinucci , Tom. VII. pag. i(.
(3) Targioni, Viaggi della Toscana, Tom. 1 pag. 3^0
(4) Baldinucci, 1. cit.
(5) Ivi, l. cit.
(6) Vasari, Tom. X. pag. 217.