70 DELLE URNE ETRUSCHE
ra non potè vantarsi il Gori; talché non siamo sicuri di ciò
che i suoi rami ci mostrano. Fatto però il paragone fra il
monumento antecedentemente esibito alla Tav. VII. ed il
presente della Tav. Vili, si trovano nel primo b. ril. im-
perfezioni minori che nel secondo. I piedi del cavallo che
nell'antecedente posano giustamente, in questo compariscono
piantati da una parte ed alzati dall'altra, senza quel contrap-
posto che solo può sostenere il cavallo in movimento. Mi-
gliori proporzioni dimostra la figura equestre dell' antece-
dente Tavola e sveltezza maggiore il cavallo, sebbene quello
della presente sia bardato con maggior precisione: cura che
prendesi chi non sa condurre una ben ordinata composi-
zione. Se dunque il giovane equestre manca del manto per
contrassegno viatorio, fu colpa dell' artista che per esser po-
co abile non seppe immaginarne o non ne valutò l'espres-
sione , come accade di vedere anche in simili b. ril. di scul-
tura romana.
La figura equestre di questa Tav. Vili, come pure quel-
la che ha data il Gori * stringono cosa tale nella destra da
l'assembrare un volume o papiro involto che dir vogliamo;
né sarà inverisimile il credere che vi si contengano scritte
le geste degne di memoria di quei defunti, unico retaggio
che può restare all'uomo quando colla vita tutto abbando-
na. Leggiamo infatti che nelle funebri cerimonie non tra-
scurarsi l'elogio del defunto che voleasi onorare col ram-
mentare le di lui virtù, e col dichiarare che queste sole lo
accompagnavano all' eternità 2. Quindi è che si vedono in
diversi monumenti sepolcrali 3 ove si rappresentano ceremo-
i L- cit. p. 6a5.
a V. Rosìq. Antiq. Rom., cap. xxxix,
a»
fl!
ci
tè
fi
0
vine
few
un j
dei (
duine
E
vo/ar.
netta
Nobili
ve ca<
tal pi;
fate ;
i Pise
h
ra non potè vantarsi il Gori; talché non siamo sicuri di ciò
che i suoi rami ci mostrano. Fatto però il paragone fra il
monumento antecedentemente esibito alla Tav. VII. ed il
presente della Tav. Vili, si trovano nel primo b. ril. im-
perfezioni minori che nel secondo. I piedi del cavallo che
nell'antecedente posano giustamente, in questo compariscono
piantati da una parte ed alzati dall'altra, senza quel contrap-
posto che solo può sostenere il cavallo in movimento. Mi-
gliori proporzioni dimostra la figura equestre dell' antece-
dente Tavola e sveltezza maggiore il cavallo, sebbene quello
della presente sia bardato con maggior precisione: cura che
prendesi chi non sa condurre una ben ordinata composi-
zione. Se dunque il giovane equestre manca del manto per
contrassegno viatorio, fu colpa dell' artista che per esser po-
co abile non seppe immaginarne o non ne valutò l'espres-
sione , come accade di vedere anche in simili b. ril. di scul-
tura romana.
La figura equestre di questa Tav. Vili, come pure quel-
la che ha data il Gori * stringono cosa tale nella destra da
l'assembrare un volume o papiro involto che dir vogliamo;
né sarà inverisimile il credere che vi si contengano scritte
le geste degne di memoria di quei defunti, unico retaggio
che può restare all'uomo quando colla vita tutto abbando-
na. Leggiamo infatti che nelle funebri cerimonie non tra-
scurarsi l'elogio del defunto che voleasi onorare col ram-
mentare le di lui virtù, e col dichiarare che queste sole lo
accompagnavano all' eternità 2. Quindi è che si vedono in
diversi monumenti sepolcrali 3 ove si rappresentano ceremo-
i L- cit. p. 6a5.
a V. Rosìq. Antiq. Rom., cap. xxxix,
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