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DELLE URINE ETRUSCHE
equinoziale; e rifletterà che se gli Etruschi mancarono di
classici poeti, come dobbiamo supporlo per non esserne fi»
no a noi pervenuto nessuno, mostrano altresì nelle imma-
gini delle sculture loro una certa non curanza nel sover-
chiamente diffondersi in poetiche immagini; giacché ove lo
scultore straniero velò l'allegoria dell' Eridano colla copio-
sissima favola di I^etonte, l'Etrusco fu contento di esprime-
re il fiume personificato presso 1' Orca celeste nell' atto di
trasportare un anima in sembianze di ninfa, la quale pel
velo che avvolgesi fino al mento si riconosce qual viaggia-
trice alle sfere celesti, come altrove abbiamo osservato.
Tale semplicità delle rappresentanze etrusche fu da me
altrove indicata ragionando alla Tav. IV ' della barca di
Caronte non ammessa nelle sculture d' Etruria.
TAVOLA XI
IXvendo mostrato nella Tav. Ili di qual misura sieno
le Urne più grandi trovate fino al presente negl'Ipogei di
Volterra, ora mostro in questa Tav. XI di qual superficie
sian quelle della più piccola dimensione, come anche della
maggior semplicità negli ornati che vi si trovano scolpiti.
Questa misura nella sua parte anteriore ha la larghezza di
un piede parigino, quattro pollici e mezzo; e un piede e un
pollice in altezza.
Il soggetto che vi si vede scolpito non è dei comuni. Es-
so, per quanto mi sembra, può servire di ratifica alla mia
spiegazione della Tav. IV di questa serie di monumenti,
Yed.
P- 47
fa.
DELLE URINE ETRUSCHE
equinoziale; e rifletterà che se gli Etruschi mancarono di
classici poeti, come dobbiamo supporlo per non esserne fi»
no a noi pervenuto nessuno, mostrano altresì nelle imma-
gini delle sculture loro una certa non curanza nel sover-
chiamente diffondersi in poetiche immagini; giacché ove lo
scultore straniero velò l'allegoria dell' Eridano colla copio-
sissima favola di I^etonte, l'Etrusco fu contento di esprime-
re il fiume personificato presso 1' Orca celeste nell' atto di
trasportare un anima in sembianze di ninfa, la quale pel
velo che avvolgesi fino al mento si riconosce qual viaggia-
trice alle sfere celesti, come altrove abbiamo osservato.
Tale semplicità delle rappresentanze etrusche fu da me
altrove indicata ragionando alla Tav. IV ' della barca di
Caronte non ammessa nelle sculture d' Etruria.
TAVOLA XI
IXvendo mostrato nella Tav. Ili di qual misura sieno
le Urne più grandi trovate fino al presente negl'Ipogei di
Volterra, ora mostro in questa Tav. XI di qual superficie
sian quelle della più piccola dimensione, come anche della
maggior semplicità negli ornati che vi si trovano scolpiti.
Questa misura nella sua parte anteriore ha la larghezza di
un piede parigino, quattro pollici e mezzo; e un piede e un
pollice in altezza.
Il soggetto che vi si vede scolpito non è dei comuni. Es-
so, per quanto mi sembra, può servire di ratifica alla mia
spiegazione della Tav. IV di questa serie di monumenti,
Yed.
P- 47
fa.