%
X
'■tl„ t
il»
in
le il freooè;
1 ùmile u
e succiali, j
ti Milita
.
odi'infoi
mi ha
■•«fi:
101
TAVOLA XV.
degna d' osservazione. In vece del consueto pileo sotto i pie-
di del cavallo, si vede un serpente. Ha di faccia una figura
pedestre togata, ma nella pietra è molto consunta. È segui-
to da figura virile succinta, che da una mano tiene un
adunco bastone come una falce, e dalla sinistra regge un
sacco che ha dietro le spalle. Tutto ciò si rende facile alla
intelligenza col paragone di quella particolare categoria di
einerarj che ora prendo cumulatamente ad illustrare, e che
han relazione coi loro laterali. Ma il serpe è cosa speciale,
ed io tengo ancor esso per simbolo del tempo in cui ricor-
revano le sacre inferie. Noi già vedemmo sotto altro aspet-
to questo animale medesimo nel cinerario alla Tav. IX, ove
ne spiegai 1' allusione. Questo, del quale io tratto, ne può
essere una conferma; e 1' Umetta di scultura romana, po-
sta alla Tav. E 2 di corredo, e richiamata in sussidio della
interpetrazione che do alla scultura della Tav. XVII, potrà
valere anch' essa a confermare quanto dico. Osserverò frat-
tanto che in questa della quale tratto, essendo il serpe
strisciante tortuosamente per terra, potrebbe credersi per
avventura aver parte di storia in quella scena che la scul-
tura presenta; ma il vedere che nella Umetta romana il ser-
pe si trova rappresentato nell'alto del campo quasiché fos-
se per aria, ciò ne rende avvertiti che sia simbolo, e non
rappresentanza di vero serpe.
Per simili ragioni ecco anche il serpe avvolto al berretto
di Vulcano nello Zodiaco Gabinio 2. Crede il Visconti che
siavi espresso ad indicare Erittonio figlio del Dio del fuo-
co e della terra, perciò sotto le sembianze di quel rettile
a Visconti, 1. cit., p. 5 a.
r